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Che la tutela della sanità pubblica non fosse una priorità per questo scomposto centrodestra al governo era ormai chiaro a tutti; ma mai pensavamo che potesse spingersi fino a tanto, ossia all’osceno definanziamento della sanità pubblica a favore di quella privata. La maggioranza guidata dalla “Ei fu” patriota Giorgia Meloni propone alle italiane e agli italiani una legge di bilancio che tradisce la Costituzione, nonché quei principi di solidarietà e uguaglianza che la innervano. La premier, temendo forse qualsiasi dialettica interna al centrodestra, nega la possibilità di presentare emendamenti da parte della maggioranza alla legge di bilancio. Questo significa che chiude al confronto per paura che i suoi stessi alleati possano emendare un testo che oggi si presenta come anti-crescita e punitivo nei confronti dei più deboli. Salvini e Tajani saranno costretti ad approvare una legge di bilancio senza poter dire nulla; in alternativa, dovrebbero raccontare agli italiani che le mirabolanti promesse elettorali si sono sciolte come neve al sole. Con questa legge di bilancio, Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia  stanno uccidendo la sanità pubblica. In un’intervista rilasciata al quotidiano “La Stampa” il presidente Conte afferma che la sanità “con questo governo diventerà un bene di lusso e non più garantito dalla Costituzione”. E continua dicendo che i partiti di centrodestra “lisciano il pelo agli imprenditori delle cliniche private, a cui regalano due miliardi nei prossimi anni. La strada ai tagli in sanità porta alla prospettiva della privatizzazione di tutto, anche delle sale operatorie: una follia”. Una follia, sì, alla quale è necessario opporci con tutte le nostre forze, dal livello nazionale a quello locale. Per questo, il primo emendamento alla legge di bilancio presentato dal Movimento riguarderà proprio il tema sanità. Meloni dovrebbe spiegarci perché preferisce puntare su straordinari e medici a gettone piuttosto che assumere medici e infermieri e rafforzare il servizio sanitario nazionale. Contrasteremo con tutte le nostre energie questa imbarazzante e classista legge di bilancio. Lo Stato deve prestare cura e assistenza, non battere cassa sui pazienti. Questo governo ci sta riportando indietro nel tempo, perseguendo una politica deludente su più fronti. Su quello nazionale, praticando delle scelte che favoriscono solo i più ricchi e le multinazionali; e sul fronte internazionale, laddove Giorgia Meloni si è mostrata del tutto asservita al più bieco turbo atlantismo, e lo abbiamo constatato sull’Ucraina e su Gaza. Un appiattimento, quest’ultimo, che ha trovato riscontro anche nella bocciatura di una risoluzione sottoscritta da me e dalla collega Onori, con cui chiedevamo l’apertura di un corridoio umanitario per mettere in salvo la popolazione di Gaza. Ricordiamo, inoltre, che il M5s è stata l’unica forza politica ad aver votato compatta anche in Europa per un cessate il fuoco immediato. La buona politica richiede coraggio: coraggio di opporsi a lobbies e potentati; coraggio di stare dalle parte dei più deboli e della Costituzione, sempre.

 

Arnaldo Lomuti

Deputato M5S

Coordinatore regionale M5s Basilicata