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 MEDINLUCANIA

“Il bando pubblicato dall'Ente Parco nazionale del Pollino che prevede dei piccoli sostegni economici alle imprese di ristorazione dell’area che somministrano prodotti agroalimentari tipici e di qualità locali, pur se dimostra un po’ di attenzione, è un ennesimo contributo a pioggia che non porta nulla allo sviluppo del territorio ed è solo una mancetta”.

Lo afferma in una nota il vice presidente di Medinlucania, nonché ristoratore da 42 anni a Terranova del Pollino, Federico Valicenti, in merito all’avviso pubblico dell’Ente Parco che mette a disposizione 100 mila euro per ‘promuovere misure di aiuto agli operatori della ristorazione operanti nei comuni del Parco e di conseguenza ai produttori delle denominazioni d’origine, indicazioni geografiche, e prodotti agroalimentari operanti all’interno del parco’, favorendo così, continua l’avviso, i prodotti a km 0 e di qualità con un contributo che va dai 500 euro ad un massimo di 1000 euro ad azienda.

“Nulla da dire - argomenta Valicenti - rispetto alla buona volontà e alla sensibilità dimostrata verso le attività ristorative e agroalimentari dagli estensori del bando. Sicuramente lodevole è l’approccio dell’Ente Parco alle problematiche del territorio, ma come vice presidente dell’associazione Medinlucania non posso non far presente che non è più il tempo di queste manifestazioni di sostegno ma bisogna che si supporti una rete vera di operatori all’interno del Parco. 

Il nostro territorio - continua - è fatto da microimprese e da ristoratori seri che hanno deciso di vivere nei propri luoghi di origine e di investire soprattutto se stessi e non hanno bisogno di questi palliativi. Non vogliamo essere assistiti ma protagonisti, perché ne abbiamo le capacità e la professionalità, e lo abbiamo dimostrato restando sul, nel, e per il territorio. 

Le aziende sono piccole, (per fortuna, così si ha più qualità), sparpagliate in 56 comuni, quindi potrebbe essere di aiuto il sostegno del Parco attivando quattro punti di mini logistica (ad esempio una nel Senisese, una nella Valle del Mercure, una nella parte est calabrese e l’altra potrebbe essere già esistente nella ‘Catasta’ (con acquisto all’ingrosso solo per partita iva ricadenti nel Parco) con conferimento delle imprese agroalimentari che vogliono fare rete. 

Oppure, con una visione e pianificazione ancora più lunga, si potrebbe aprire a Matera una Casa Pollino con dentro un negozio di solo prodotti tipici provenienti dall’area del Parco, una piccola trattoria ‘Pollino’ dove si preparano solo ricette provenienti dai comuni di quel territorio e ogni fine settimana i comuni potrebbero presentare nella Città di Matera (un milione di turisti all’anno) le loro attività complementari al turismo.

La ristorazione, i produttori agroalimentari non hanno bisogno di piccoli supporti economici ma di clienti. Quindi - conclude il vice presidente di Medinlucania e esperto di ristorazione e valorizzazione del territorio - o cambiamo il paradigma delle promozioni locali o i paesi saranno sempre più abbandonati. 

Medinlucania è a disposizione per qualunque supporto sia tecnico, progettuale che logistico”.