animazione.gif

 ANSB

E’ il titolo dell’ultima “fatica letteraria” del Prof.Giovanni Caserta, storico e critico letterario, già docente di lettere del glorioso liceo-ginnasio di Matera, E.Duni, dove ha insegnato Giovanni Pascoli.

Viviamo in un’epoca di pretenziosi e cinici avventurieri, come amaramente constatiamo nella campagna elettorale in corso a Matera per le elezioni comunali. Per questo ho voluto ricordare una prestigiosa fonte storica materana del sapere.

Purtroppo, sapere, cultura e competenze, oggi sono onnubilati da miraggi e convenienze politiche personali che umiliano i comuni cittadini.

Infatti, sono ormai normali le contrattazioni elettorali per la conquista ad ogni costo del “posto al sole”, anche in spreto a principi e valori costituzionali intangibili, mentre è anormale difendere il “bene comune”, inteso come risorse materiali e immateriali indispensabili per il benessere collettivo.

Carlo Levi, a proposito degli intellettuali, riteneva che gli stessi fossero importanti perché il mondo correva verso la libertà, di cui l’intellettuale doveva essere il campione; aggiungeva che l’intellettuale, se voleva assolvere alla sua funzione illuminante, non doveva rinchiudersi ed estraniarsi dal corso vivente della storia, limitando la sua presenza a sterili denunce; ma partecipare per prevenire degenerazioni politico-sociali, evitare la tirannide sotto qualsia forma e costruire il nuovo rispettoso di diritti umani. Concetti che personalmente condivido, in virtù dei quali polemizzo con gli pseudo intellettuali che da anni fanno sterile accademia per coltivare interessi personali.

Grazie, dunque, a Giovanni Caserta che ci consentirà mercoledì 23 aprile, ore 17,30, presso il Centro Carlo Levi, in occasione della presentazione del suo libro, organizzata dall’ANSB e “Matera Protagonista”, di corroborare le coscienze dei Materani, refrattari alle contrattazioni elettorali di opportunità personali, che mortificano il “bene comune”.

L’incontro, assai interessante, sarà aperto al pubblico, anche ai pretenziosi e cinici avventurieri che, con il loro teatro gratis, stanno contribuendo ad aumentare sfiducia ed astensionismo elettorale.
Leonardo Pinto