A Policoro, la proposta di costruzione di una centrale a biogas ha scatenato una decisa e unanime opposizione che trascende gli schieramenti politici e le categorie economiche. L'incontro tenutosi nella sala consiliare, su iniziativa del Comitato cittadino "Difendiamo il Territorio", ha fatto emergere una forte preoccupazione per le potenziali ripercussioni negative del progetto sul tessuto socio-economico e ambientale della zona. Imprenditori agricoli, come Loris Gentile, hanno espresso timori concreti per il futuro dell'agricoltura locale, portando ad esempio esperienze negative riscontrate in altre aree dove impianti simili hanno compromesso la qualità del suolo e delle produzioni. Questa preoccupazione si lega strettamente al valore del territorio di Policoro, noto per la sua fertile pianura e le produzioni di eccellenza. A livello istituzionale, il consigliere regionale Marrese ha posto l'accento su cruciali questioni procedurali e ambientali. La richiesta di una Valutazione di Impatto Ambientale (VIA) approfondita e di un coinvolgimento attivo della comunità locale nel processo decisionale evidenzia la necessità di trasparenza e di una valutazione rigorosa dei potenziali rischi. Il consigliere provinciale Maiuri ha rincarato la dose, denunciando una carenza di comunicazione da parte dell'amministrazione comunale riguardo a un progetto di tale portata. Pur dichiarandosi non contrario al biogas in sé, ha espresso una netta opposizione alla localizzazione scelta, ritenendola inadeguata per il contesto territoriale di Policoro. Anche il consigliere regionale Leone si è fatto portavoce delle preoccupazioni della comunità, impegnandosi a verificare scrupolosamente la regolarità delle procedure burocratiche, lasciando intendere la possibilità di eventuali anomalie. Il Sindaco di Policoro, Bianco, ha assunto una posizione ferma e decisa, annunciando un imminente ricorso contro il progetto per presunti vizi formali. La sua argomentazione si basa sull'incompatibilità della centrale a biogas con la vocazione agricola e turistica del territorio, sottolineando inoltre i prevedibili disagi legati all'aumento del traffico di mezzi pesanti e ai problemi di emissioni odorigene che inevitabilmente accompagnerebbero l'impianto. Il portavoce del Comitato "Difendiamo il Territorio", Acinapura, ha sintetizzato le preoccupazioni della cittadinanza, evidenziando come la realizzazione della centrale a biogas rappresenterebbe una minaccia concreta per settori trainanti dell'economia locale come l'agricoltura e il turismo. L'impatto negativo si estenderebbe alla qualità della vita dei residenti, a causa del continuo transito di rifiuti organici e dei conseguenti miasmi. In conclusione, la comunità di Policoro, in tutte le sue espressioni – dalle istituzioni locali ai singoli cittadini – si è compattata nel chiedere con forza trasparenza nel processo decisionale e una seria riconsiderazione del sito individuato per la centrale a biogas.
