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AGR "Per andare incontro alle famiglie si rende necessaria una presa in carico delle persone con autismo che si muova lungo tutto l’arco della vita, dall’infanzia all’età adulta. Aver reso operativa, in un ospedale di periferia come quello di Chiaromonte, l’offerta specialistica della neuropsichiatria infantile, inaugurando il Centro di riabilitazione precoce dell’autismo, grazie alla proficua sinergia con la Fondazione Irccs Stella Maris, è una risposta concreta che la Regione Basilicata ha garantito alle esigenze di una fascia di popolazione particolarmente fragile, ovvero quella affetta da autismo e da disturbi dello spettro autistico (Dsa). Una patologia che rappresenta una condizione stabile nel tempo e che per le famiglie rappresenta un dramma quotidiano. Dramma di cui le istituzioni devono farsi carico, perché è loro compito prioritario contribuire al miglioramento delle condizioni di vita e all’inclusione sociale dei pazienti e delle loro famiglie”. 
Lo ha affermato l’assessore alle Politiche della persona della Regione Basilicata Flavia Franconi, intervenendo questa mattina al convegno “Il trattamento precoce dell’autismo”, svoltosi nell’auditorium dell’ostello della gioventù “San Rocco” di Chiaromonte per presentare le esperienze di intervento precoce in diverse realtà italiane, a partire dall’esperienza pilota avviata l’anno scorso presso l’Early Start di Chiaromonte. 
Nel corso del suo intervento, l’assessore Franconi si è anche soffermata sulla volontà di rendere ancora di più la struttura sanitaria di Chiaromonte centro di riferimento per l’autismo, grazie al progetto riguardante la realizzazione di “un centro diurno e residenziale per autistici adulti”. 
“La situazione delle persone adulte affette da autismo – ha affermato – è fortemente condizionata dalla carenza grave di servizi, progettualità e programmazione per il futuro, che producono troppo spesso un carico esorbitante per le famiglie, procurando il rischio di perdita di autonomia e abilità faticosamente acquisite. Da qui l’esigenza di una presa in carico delle persone con autismo che si muova lungo tutto l’arco della vita, dall’infanzia all’età adulta. Un passo in avanti a cui la Regione e la Fondazione Stella Maris stanno lavorando per realizzare una rete di assistenza territoriale adeguata rispetto ai bisogni emergenti e alla complessità dei trattamenti da mettere in campo”.