“Crediamo che la battaglia contro i neofascismi e il dilagare delle destre sia la grande sfida della nostra generazione.
Sempre più nelle città, nelle piazze, nelle scuole, nelle università, sui social network, formazioni dichiaratamente neofasciste, di estrema destra, omofobe e razziste, prendono piede, cavalcando le paure e le condizioni di una larghissima fetta di popolazione per la quale non esistono lavoro, istruzione, tutele e diritti.
In un così delicato momento della vita del nostro Paese è necessario, da parte di tutti, ribadire i valori e i principi della Costituzione e mettere in campo una serrata, democratica, partecipata resistenza contro i fascismi di ogni sorta” sottolinea Pasquale Labollita, segretario dei GD di Policoro.
“Come Giovani Democratici abbiamo il dovere di impegnarci per arginare il processo di esaltazione di quei disvalori propri dell’ideologia fascista. Il fascismo si manifesta in diverse forme e spesso in maniera subdola, incitando all’odio razziale e alle discriminazioni e ripresentandosi ciclicamente in momenti storici di forte disagio sociale ed economico. Dobbiamo interrompere questo ciclo attraverso la promozione dei valori espressi nella Costituzione. Ad essi ci ispiriamo e con essi intendiamo andare avanti nell'azione quotidiana, stando sempre dalla parte della democrazia, dell'uguaglianza e della libertà” ribadisce Lorena Barbalinardo del direttivo GD di Policoro.
Tutto quello che sta accadendo a livello nazionale deve farci riflettere: la situazione odierna è ricca di pericoli per ragioni economiche e sociali, per una progressiva decadenza della cultura, dell’uguaglianza e della solidarietà soppiantati bruscamente dal nazionalismo, dall’egoismo, dall’odio razziale, dall’odio per chiunque sia diverso.
E se è vero che il fascismo non si riprodurrà nella stessa forma, è altrettanto vero che sarebbe follia pura rifiutare la lezione della storia. E’ necessario, dunque, essere consapevoli che il peggio, se non è certo, non è neppure impossibile. Dunque, attenzione quando ci dicono che il fascismo non c’è più ed è finito. Bisogna essere sempre pronti a dimostrare che non è vero, e non solo perché ci sono i movimenti neofascisti come Forza Nuova e Casapound ma, anche e soprattutto, perché c’è una mentalità e dei falsi valori che, non solo sono duri a morire, ma sono sempre pronti a riprendere vigore, non appena si presenti il terreno favorevole.
Lo stesso Andrea Camilleri, che il fascismo lo ha vissuto in prima persona, qualche giorno fa ha detto “Non voglio fare paragoni, ma intorno alle posizioni estremiste di oggi avverto lo stesso consenso che a dodici anni, nel 1937, sentivo intorno a Mussolini".
“Come Giovani Democratici riteniamo, pertanto, di fare molta attenzione ai sintomi per mettere in atto, in tempi utili, gli antidoti indispensabili” sottolinea il segretario GD. Far conoscere sempre di più e meglio che cosa è stato il fascismo e quali effetti ha prodotto. Oggi che i partigiani sono sempre meno, viene meno la forza della testimonianza diretta e per questo ci si deve concentrare sulla forza della conoscenza. Un ragazzo di oggi sa che le donne durante il fascismo non potevano votare? Che con il fascismo non votavano liberamente nemmeno gli uomini? Che non c’era libertà di espressione, di insegnamento, libertà artistica e musicale? Qualcuno sa che il censimento degli ebrei del 1938, sulla falsariga di quello proposto dal Ministro Salvini sui Rom, sarebbe diventato pochi anni dopo la lista delle persone da rastrellare, internare e consegnare ai nazisti per la deportazione?
Ciò va fatto soprattutto nelle scuole, dove i giovani hanno bisogno di conoscere la storia e di riflettervi sopra, prima ancora di apprendere tante nozioni; è la storia, è la memoria, è l'insieme dei princìpi e dei valori della Costituzione (democrazia, libertà, uguaglianza, dignità, solidarietà) che possono aiutare a diventare dei cittadini, per di più partecipi e responsabili.
Occorre contrastare, prima di tutto sul piano culturale, tutti i fenomeni di neofascismo, smascherandone i falsi valori e dimostrando quanto sono ingannevoli le loro lusinghe, soprattutto ai giovani più facilmente suggestionabili.
Il nostro Paese in questi ultimi anni sta vivendo un inaccettabile crescendo di manifestazioni, per troppo tempo tollerate, che si richiamano esplicitamente alle oscure e degradanti ideologie fasciste, xenofobe, razziste ed omofobe.
La Basilicata sembrava un’immacolata oasi nel deserto da questo punto di vista. Invece, Casapound prende più di 2.000 voti alle scorse elezioni. Forza Nuova scende in piazza a Policoro con lo slogan “Meno immigrati e omosessuali” e un paio di domeniche fa, alla presenza del suo leader storico, tiene un incontro al Teatro Stabile di Potenza nel quale annuncia di partecipare alle prossime elezioni regionali.
“E’ necessario mandare dei segnali, anche simbolici. La stessa iniziativa di domenica #UnaMagliettaRossa lanciata da Don Luigi Ciotti contro le politiche di questo Governo, alla quale abbiamo aderito non solo sui social ma anche in piazza, è l’esempio lampante di come una semplice maglietta rossa non cambierà di certo il mondo ma accende attenzione e crea condivisione.
È ora, pertanto, di reagire, sollecitando il rispetto e l'attuazione della nostra Carta Costituzionale, repubblicana e antifascista, nella quale già in due diverse consultazioni referendarie l'ampia maggioranza degli Italiani ha confermato di riconoscersi. Non serve lo scontro diretto, come qualcuno vorrebbe, ma basta chiedere prima di tutto alle Istituzione di fare il proprio dovere, negando le piazze e le sale non solo per motivi di ordine pubblico ma perché sono costituzionalmente inaccettabili le manifestazioni che vi si propongono. Ricordando sempre che, dietro l'apparente ridicolo, c'è una storia di persecuzione e di distruzione” ribadiscono i ragazzi dei GD di Policoro.
“Non si tratta di pratiche antidemocratiche, di restrizioni o di censure. Siamo democratici e convinti sostenitori del pluralismo. Semplicemente, si tratta di rispettare la Costituzione, i suoi principi e i suoi valori. Chiunque ha il diritto di esprimere la propria opinione e di manifestare liberamente. A patto, però, di riconoscere, quale condizione imprescindibile, le norme, i principi e i valori che i padri costituenti hanno sancito come fondamentali per la giusta convivenza civile e politica” rincara Giuseppe Amalfi del direttivo GD Policoro.
I Giovani Democratici esprimono grave preoccupazione per lo spazio che organizzazioni di area neofascista, razzista e xenofoba si stanno ritagliando nelle nostre città, utilizzando spazi pubblici con l'autorizzazione delle istituzioni democratiche e nel silenzio di tutti.
È fondamentale ribadire che la Repubblica, nata dalla Resistenza, deve essere difesa a tutti i livelli e in tutte le circostanze perché, come spesso la stessa ANPI ha sottolineato, “il fascismo non è un'opinione, è un crimine”.
“Con questo spirito - sottolinea il segretario Labollita- presenteremo una proposta, che ci auguriamo sia presentata e messa in discussione nel prossimo Consiglio Comunale ed approvata all’unanimità da parte di tutte le forze politiche, in modo da apportare, sulla scia di altri Comuni italiani e lucani – è il caso di Lavello –, modifiche ai regolamenti con cui vengono concessi spazi di proprietà comunale e luoghi pubblici, impegnando l’amministrazione a non concedere tali spazi, suoli pubblici e sale di proprietà del Comune a coloro i quali non garantiscano di rispettare i valori sanciti dalla Costituzione, professando e/o praticando comportamenti fascisti, xenofobi, razzisti e omofobi, e subordinando la concessione stessa a dichiarazione esplicita di rispetto dei valori sanciti dall’ordinamento repubblicano e dalla Carta Costituzionale.
Sulla scia dell’iniziativa, già presentata dai GD, sulla Costituzione per ogni neomaggiorenne di Policoro, impegneremo, altresì, la stessa Amministrazione a promuovere iniziative culturali per stimolare le nuove generazioni alla conoscenza ed al rispetto dei valori sanciti nella Carta Costituzionale, affinché sia mantenuta la memoria storica e posta all’attenzione l’affacciarsi di nuovi fascismi che mettano in discussione i principi democratici e di pacifica convivenza”.
“Comprendiamo che le priorità, al momento, siano altre e che vertano su altre questioni e problematiche di maggior importanza, ma riteniamo che sia giunto il momento di agire, di dare un segnale e di decidere, prima che sia troppo tardi, da che parte stare, se dalla parte dei valori costituzionali dell’antifascismo, dell’uguaglianza e della solidarietà o dalla parte della rabbia, delle discriminazioni, dell’odio, del razzismo e del fascismo” concludono i ragazzi dei GD di Policoro.