Mascia pensa di gestire la casa comunale fosse casa sua, si erge al di sopra addirittura dello statuto dell’Ente. Esercita il ruolo di primo cittadino in barba alle norme e ai regolamenti. Calpesta i precetti normativi e funge da pessimo esempio per i giovani che si avvicinano alla politica. Il sindaco di Policoro mortifica l’istituzione che rappresenta. Questo sta accadendo in Città d’Ercole.
Dal consiglio comunale di ieri (Martedì per chi legge) è emerso di tutto: Mancate risposte alle interrogazioni presentate dai consiglieri di minoranza, mancata istruttoria di una specifica petizione popolare -sottoscritta da ben 1683 (Milleseicentottantatre) cittadini- avente per oggetto "una maggiore puntuale destinazione dei fondi di compensazione ambientale”; arbitraria decisione di chiudere a lucchetto gli accessi alla passeggiata carrabile della duna attrezzata. Nei mesi scorsi addirittura procedimenti amministrativi in assenza di preventivo impegno di spesa, in altri casi approvvigionamento di materiali ancor prima di chiudere la gara sul Mepa. Un sindaco che pensa il tricolore gli dia poteri di onnipotenza.
Rispetto a tale agire, Policoro Futura, ha già provveduto lo scorso 18 Giugno a scrivere al Prefetto, ma ora sono le minoranze, congiuntamente, ad essere pronte a istruire un fascicolo e riscrivere, con maggiore incisività, al rappresentante del governo territoriale competente per area. Insomma a Policoro la minoranza intende mettere un freno alla supponenza del primo cittadino.
Un consiglio comunale scioltosi alle ore 02:45 di notte ha visto l’approvazione del Dup, assestamento, ed equilibri di bilancio, con i voti di soli 7 consiglieri di maggioranza più il sindaco e il Presidente del consiglio. Una maggioranza risicatissima dunque già al suo primo anno di vita. L’adunanza ha registrato altresì l’abbandono del neo costituito gruppo consiliare “Più Policoro”, a sostegno dello stesso Mascia, che già al primo punto all’ordine del giorno, “discussione sui mutamenti politici interni alla maggioranza”, ha lasciato l’assise.
Chiaro segno di forti frizioni interne alla maggioranza.
Nel prosieguo dei lavori è stata respinta la mozione presentata dai gruppi di minoranza che avrebbe impegnato la Giunta, per mezzo del consiglio, ad un utilizzo maggiormente scrupoloso dei fondi della compensazione ambientale.
Respinta altresì la mozione presentata dal consigliere Modarelli avente ad oggetto la “rimozione delle catene lido Bambulè-lido la Duna”, agire questo non solo discutibile ma altresì privo di uno straccio di benché minimo supporto documentale; letteralmente snobbata l’interrogazione orale presentata dal consigliere Maiuri a sostegno della citata petizione popolare e finalizzata a contrastare l’utilizzo eccessivamente arbitrario dei fondi stornati dal Comitato interministeriale per la programmazione economica.
La Nave ammiraglia imbarca acqua, parecchia acqua, ma lui non se ne cura, tanto a farne le spese sarà la comunità policorese.
I dissidenti rientreranno, è chiaro, abbandonare la seduta di consiglio è stata probabilmente una sola prova di forza, proprio nel momento in cui necessitava assolvere all’obbligo -normativamente imposto- di approvare il “Documento Unico Programmatico”.ma intanto a Policoro è stata scritta un'altra pagina di cattiva politica.
I consiglieri comunali di minoranza
Rocco Luigi LEONE (ex candidato sindaco)
Gianni DI PIERRI (ex candidato sindaco)
Giuseppe MAIURI (Capogruppo consiliare "Policoro Futura")
Gianluca MODARELLI (Capogruppo consiliare "FI")
Enrico BIANCO (Capogruppo consiliare "Avanti")