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Sul palco della prima serata Angelo Sicurella e COSMO
Opening act il duo Shake Beat e i Bytecore

Torna il Pollino Music Festival (PMF), lo storico appuntamento con la musica nell’area protetta più grande d’Italia e ad aprire la XXIII edizione, venerdì 3 agosto, sarà quello che tutti hanno definito “il miglior live del momento” ovvero quello di Marco Jacopo Bianchi, in arte Cosmo.
La location delle prime due serate, inaugurata nella scorsa edizione, sarà l'area campeggio di Mezzana Salice, frazione di San Severino Lucano, dove, a partire dalle ore 20, si svolgeranno i concerti a pagamento.

Cosmo, cantautore d’Ivrea attivo sin dal 2008 con i Drink To Me, ha pubblicato a gennaio il suo terzo disco solista Cosmotronic, un doppio uscito per 42Records, e sta presentando dal vivo uno show particolarissimo, enfatizzato anche da un set up di luci molto diverso e lontano da quello dei normali concerti pop. L'idea, infatti, non è tanto quella di illuminare i musicisti, ma far sì che appaiano e scompaiano di continuo fino a mettere al centro la musica, la vera protagonista degli show del Cosmotronic Tour, e quasi provare a disorientare il pubblico. Perdersi nel flusso delle tracce di Cosmotronic e nell’atmosfera del Pollino Music Festival sarà obbligatorio.
Il Cosmotronic Tour, che ha fatto ballare circa 25 mila persone tra sold-out e date raddoppiate in tutta Italia, è ora presente nelle line up dei più importanti festival estivi e approderà in Basilicata per una notte in cui l’area concerti del PMF si trasformerà in un gigante superclub a cielo aperto sotto le stelle del Parco Nazionale del Pollino.

Sul palco, prima di Cosmo, il cantante e musicista Angelo Sicurella col suo sound che spazia tra elettronica, synth pop e musica sperimentale, combinati con materiali del repertorio della musica classica e della musica sacra e profana. Attualmente voce ed elettronica degli Omosumo, band palermitana che ha calcato palchi importanti in Italia e all’estero, Sicurella lavora molto anche con il teatro, la danza e l’arte

contemporanea. In tour sta presentando il suo LP solista Yuki O, la cui protagonista incarna la fragilità e solitudine degli individui in un mondo sempre più veloce e incerto; Yuki O rappresenta la necessità di sentirsi di nuovo vivi, accettando il rischio del fallimento, lontani dal considerarlo qualcosa di irrimediabile.

Molteplici influenze musicali anche per i Bytecore, vincitori di Arezzo Wave Basilicata 2018, che porteranno sul palco del PMF la loro energia fatta di sonorità industrial, dubstep ed elettronica. Il live è senz’altro la loro carta vincente, giocata sulla muscolarità e sulla rottura del confine tra il pubblico e il palco. Il trio ha aperto i concerti di Nobraino, Krikka Reggae, Francesco Di Bella, Gazzelle, One Dimensional Man e altri nomi importanti del panorama italiano.

Ad inaugurare lo stage, in attesa di Cosmo, saranno gli Shake Beat, duo formato da Aniello Golluscio e Maurizio Marchese che, attraverso numerosi progetti con club italiani e grazie alla loro esperienza decennale, suonano in tutta Italia, collaborando con artisti di spicco del panorama europeo. I loro set coinvolgenti spaziano dai beat più ricercati ai groove più ritmati creando sempre un feeling con il dance floor.

Come nella precedente edizione, ad accompagnare la tre giorni di musica e natura sarà RADIO PMF, a cura di Cristiano Cervoni, che trasmetterà a circuito chiuso nell’area del festival mantenendo quotidianamente (dalle 12 alle 14 e dalle 18 alle 20) un filo diretto con il pubblico con aggiornamenti sulle attività, informazioni turistiche e approfondimenti sul Parco nazionale del Pollino. Non mancherà, naturalmente, lo spazio per la buona musica e soprattutto per le interviste agli artisti in cartellone, in un momento di speciale ed intimo contatto tra band, headliners e spettatori del Festival.

Il Pollino Music Festival è realizzato in collaborazione tra l’Amministrazione Comunale di San Severino Lucano e l’Associazione Culturale Multietnica di Potenza, che ne cura la progettazione, l’organizzazione e la direzione artistica, ed è co-finanziato dall'Ente Parco Nazionale del Pollino e dalla Regione Basilicata, nell’ambito delle azioni volte a potenziare il sistema lucano di offerta turistica, culturale e di spettacolo.

I concerti proseguiranno sabato 4 agosto con Motta, altro nome di punta della scena musicale italiana e domenica 5 agosto con la dancehall diurna Sound Adventures che ospiterà il producer britannico Neil Perch.

Oltre la musica…

Il PMF non è solo musica ma anche un invito a vivere un’esperienza di reale immersione nella natura, tra l’aria fresca del bosco di Viscigli e di bosco Magnano, attorniati dalle acque del vicinissimo torrente Frido, approfittando di una passeggiata a San Severino Lucano o a Mezzana Salice e di una visita al santuario della Madonna del Pollino o a Piano Visitone, concludendo con un giro su RB ribe, la giostra panoramica di Carsten Höller.

Quest'anno il Festival ha voluto anche coinvolgere gli abitanti del Parco Nazionale del Pollino in un Laboratorio gratuito per Narratori Digitali con lo scopo di raccontare il territorio da punti di vista differenti e con il semplice utilizzo dello smartphone: un modo sperimentale di fare storytelling turistico, prendendo spunto da ciò che accade abitualmente nel Parco e ispirandosi alla wilderness, quel concetto di “natura selvaggia” che contraddistingue l’area protetta più grande d’Itala.
L’iniziativa, che ha preso già il via nelle scorse settimane, proseguirà nei giorni del Festival e approfondirà le tecniche di racconto offerte dai principali canali social (Facebook, Instagram, Twitter).

Sui luoghi del PMF sarà poi presente Open Design School (ODS), uno dei progetti cardine di Matera 2019. I partecipanti di ODS saranno infatti a San Severino Lucano dal 31 Luglio al 6 Agosto per seguire le fasi di montaggio e smontaggio di alcune strutture temporanee di ODS che allestiranno i luoghi del Festival. L’Open Design School è uno strumento imprescindibile per l’attuazione del programma culturale di Matera 2019, un laboratorio di sperimentazione e innovazione interdisciplinare che ha come obiettivo principale quello di produrre le infrastrutture necessarie per Matera 2019. ODS non è una scuola. Serve come strumento sistematico di crescita delle competenze a livello di comunità, dove l’apprendimento avviene lavorando, in un processo di scambio creativo continuo tra arte, scienza e tecnologia.
È una piattaforma orizzontale, uno spazio di apprendimento e sperimentazione interdisciplinare, senza rigide gerarchie in cui ognuno impara da tutti, in un clima di reciproco arricchimento.
Dal 3 al 5 agosto infine nel Parco Avventura di Bosco Magnano, dove il festival si sposterà nell’ultima giornata, saranno esposte 8 immagini (le più grandi) tratte dalla mostra “I Luoghi di Matera 2019” un progetto di Matera 2019 e dell'Open Design School che esplora luoghi potenzialmente in grado di ospitare eventi nella prossima capitale europea della cultura e oltre il 2019. Le immagini, tratte dall'esposizione finale del progetto che comprende anche cartografia e schede, ripercorrono la grande campagna di mappatura (i luoghi mappati sono circa 400) concentrata non solo sul centro storico di Matera, ma anche sulle sue aree periferiche e sulla regione Basilicata nel suo insieme. Secondo i principi dell’open culture, I Luoghi di Matera 2019 lavora con software open source per visualizzare i luoghi studiati come punti dinamici su una mappa digitale attualmente visitabile sul sito http://venuesofmatera.matera-basilicata2019.it/