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Una disubbidienza straordinaria - foto 2.jpgConto alla rovescia per “Vicoli Corti Junior”, sezione del festival “Vicoli Corti” dedicata ai bambini.
L’appuntamento per grandi e piccini è per mercoledì 22 Agosto, a Massafra (TA), in Piazza Santi Medici, a partire dalle ore 21.00. L’ingresso è Iibero e gratuito.
L’iniziativa è organizzata, per il terzo anno consecutivo, dal Teatro delle Forche e dall’associazione culturale “Il Serraglio”, partner di “P.A.S.S.I.” (Progetto, Arte, Spettacolo, Scoperta e Innovazione nella Terra delle Gravine), progetto artistico triennale 2017/19, a cura del Teatro delle Forche, in ordine all’avviso pubblico per iniziative progettuali riguardanti lo spettacolo dal vivo e le residenze artistiche – Patto per la Puglia – FSC 2014/2020 – Area di intervento “Turismo, cultura e valorizzazione delle risorse naturali”.
Per l’edizione 2018 dell’evento, andrà in scena “Una disubbidienza straordinaria”, spettacolo teatrale tratto dal testo “Il mondo salvato dai ragazzini” di Elsa Morante, prodotto dallo IAC (Centro Arti Integrate di Matera), con Nadia Casamassima, regia di Andrea Santantonio. Disegno luci Joseph Geoffriau.
“Una disubbidienza straordinaria” è la storia di Carlotta, studentessa delle medie di Berlino, ragazzina ariana, che di fronte all'ordinanza di portare la stella gialla per tutti i giudei, risponde con una disubbidienza straordinaria. Da quel giorno uscirà di casa con la stella gialla in petto, come una rosa e presto tutti a Berlino indosseranno la stella gialla.
«Proponiamo uno spettacolo – spiegano Santantonio e Casamassima - dal testo “Canzone finale della stella gialla detta pure La Carlottina” che, con leggerezza e profondità, è uno straordinario inno all'allegria anarchica, oltre che una forma di denuncia di tutte le forme di totalitarismo.
Crediamo sia importante far conoscere questa canzone di Elsa Morante, la sua ambizione di incidere nella realtà attraverso la scrittura poetica e popolare, soprattutto a quel pubblico da lei amato: i ragazzini, i giovani, i nuovi, che sono ancora capaci delle rivoluzioni impossibili».
«Quale significato – si legge nelle note di regia - ha per un ragazzino di oggi una stella gialla o una croce uncinata? Che significato hanno questi ed altri simboli legati alla storia e alle vicende degli uomini che hanno caratterizzato lo scorso secolo? Sono riconoscibili? Sono riconosciuti? E i volti di quella storia? Non assomigliano ad altri volti, più vicini, vivi, presenti nella storia di oggi?
Abbiamo voluto giocare in una sorta di mistificazione delle immagini, mischiando ai tratti del passato, lineamenti del presente, a ricordarci che di fronte a poteri dispotici ci sono sempre rivoluzioni da intraprendere ed ordini da sovvertire, o almeno, piccole disobbedienze visionarie e giocose».