“L’impegno del Ministro Martina ad affrontare già nel Decreto Mezzogiorno del Governo Gentiloni il tema di una dotazione maggiore per le emergenze, incrementando il Fondo di solidarietà nazionale, come ha riferito l’assessore Braia, è un passo importante. Per il futuro, la nostra proposta è di costituire un fondo assicurativo per tutelare le aziende agricole dagli eventi naturali e dalle crisi di mercato, in parte coperto dalla fiscalità generale ed in parte dai fondi del PSR”. E’ il commento del presidente regionale vicario della Cia Basilicata Nicola Serio aggiungendo che “il passo successivo sul quale registriamo l’impegno dell’assessore Braia è la modifica del piano assicurativo agricolo. L’attuale piano infatti non coglie le criticità che erano state più volte evidenziate dalla Cia e dall'Associazione nazionale dei Condifesa. Avevamo presentato poche proposte -continua- ragionevoli e recepibili, ovviamente tutte volte a rendere lo strumento assicurativo agevolato più fruibile e corrispondente alle esigenze degli agricoltori che si vogliono tutelare. In sostanza insistiamo sulla semplificazione per la determinazione delle procedure e delle rese, sulla flessibilità nella costruzione della tipologia assicurativa e sulla revisione del meccanismo di definizione del contributo ammissibile. Il rischio da scongiurare è che si disincentivi il ricorso allo strumento assicurativo in un momento in cui si ha già chiara l'inversione di tendenza seppur lieve, volumi assicurati in calo a far data dal 2015, mentre invece l'obiettivo che ci vogliamo dare – dice il dirigente della Cia- è ampliare tutto il sistema. Non possiamo più permetterci che i sacrifici di una vita vengano annientati dalle calamità. I cambiamenti climatici in atto devono spingerci ad una approfondita e seria riflessione, che non si limiti al momento dell’emergenza, utile a predisporre misure strutturali in grado di salvaguardare il patrimonio zootecnico e agricolo. Abbiamo visto la disperazione negli occhi dei nostri agricoltori davanti alla devastazione nelle campagne e le loro vite non possono essere subordinate a tempi burocratici biblici. Aiutarli a ricostruire ora e subito è l’unica via per restituire speranza e reddito alle imprese”
Per fronteggiare efficacemente l’emergenza non certamente superata, tra le altre richieste prioritarie suggerite dalla CIA l’esonero per il 2017 e 2018 dei contributi previdenziali ed assistenziali relativi a CD (Coltivatori Diretti), IAP (Imprenditori Agricoli Professionali), OTD (Operai a Tempo Determinato) e OTI (Operai a Tempo Indeterminato); l’azzeramento dell’accisa per il carburante per l’anno in corso e l’abbattimento delle rate di mutui e prestiti in scadenza nel 2017; l’esenzione dell’Iva sugli acquisti e la conseguente compensazione dell’iva a debito riveniente dalle vendite per il 2017 e il 2018; l’esonero dal pagamento di imposte dirette gravanti su imprese agricole/agrituristiche per il prossimo biennio; l’estensione dell’esenzione IMU per gli anni 2017 e 2018 anche ai terreni e fabbricati colpiti dal maltempo che in condizioni normali non sono esonerati; il pagamento immediato di tutti i premi a saldo PAC 2016 e premi PSR; l’esonero dal pagamento del diritto annuale camerale per gli anni 2017 e 2018; il blocco di tutte le azioni esecutive e/o giudiziarie per le aziende ricadenti nel perimetro delle zone danneggiate dagli eventi calamitosi.