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BAS Sabato 27 ottobre alle 18.30 nella Sala Municipale del Comune di Guardia Perticara si svolgerà la cerimonia di consegna del premio di Saggistica storica lucana, intitolato alla memoria dello storico potentino Tommaso Pedìo. A ricevere il Premio, nell’ambito della Quarantasettesima edizione del Premio Letterario Basilicata, sarà Donatella Gerardi per il saggio "Il Fondo Private ovvero documenti del monastero di S. Michele Arcangelo di Montescaglioso (secc. XI-XV) Codice Diplomatico di Matera III", Congedo Editore. Gerardi insegna attualmente Lettere presso l’IPSASR G. Fortunato, nelle sedi di Potenza e Lagopesole. Ha conseguito la laurea magistrale in Lettere moderne nel 2005 presso l'Università degli Studi della Basilicata, discutendo una tesi di laurea in Storia medioevale dal titolo Il monastero del monte Vulture dalle origini fino alla metà del XII secolo (relatore Prof. Francesco Panarelli) i cui risultati – unitamente ai regesti e a una rilettura critico – filologica dei documenti rintracciati - sono confluiti in un saggio pubblicato sulla rivista Archivio storico per la Calabria e la Lucania. Nel 2005 è risultata vincitrice di un posto senza borsa nell’ambito del dottorato di ricerca Storia dell’Europa mediterranea dall’antichità all’età contemporanea, XVIII ciclo, settore scientifico-disciplinare M-ST01 (Storia medioevale) presso l’Università degli Studi della Basilicata; nel 2010 ha conseguito il titolo di Dottore di ricerca, con un lavoro di tesi sui documenti caveosani condotto sotto la guida di Francesco Panarelli. Diplomata in archivistica, paleografia e diplomatica presso l'Archivio di Stato di Bari, si è occupata di riordino e inventariazione di fonti su supporto membranaceo provenienti dagli archivi di istituzioni ecclesiastiche lucane, con pubblicazioni riguardanti le pergamene della collegiata di S. Maria ad Nives di Atella, della parrocchia di S. Luca abate di Armento, della ecclesia matrix dei SS. Pietro e Paolo di Viggiano. Ha curato altresì la stesura dell’elenco di consistenza del Comune di Avigliano e, per conto della Soprintendenza archivistica della Basilicata, ha redatto una Guida degli archivi privati della regione. Dal 2006 ha collaborato con il Dipartimento di Scienze umane dell’Università degli Studi della Basilicata, con l’Archivio di Stato di Potenza e con la Soprintendenza archivistica per la Basilicata occupandosi dell’edizione, del riordino e della redazione di inventari di fonti su supporto membranaceo di Età Medievale e Moderna,

nonché di formazione. Gaetano Morese, invece, riceverà una menzione speciale nell'ambito del Premio di Saggistica storica lucana per l’opera La mobilitazione civile in Basilicata fra assistenza e propaganda durante la Grande Guerra (1915-1918), Congedo. Morese, dottore di ricerca e attualmente docente a contratto dell'Unibas, si interessa di storia delle istituzioni e dei ceti dirigenti con particolare attenzione alle dinamiche di affermazione e consolidamento all'interno degli ambienti statali e culturali. Relatore a numerosi convegni nazionali e internazionali ha approfondito momenti e personaggi della storia lucana contestualizzandoli nelle più generali dinamiche storiche nazionali e internazionali. Fra i suoi lavori si segnalano la monografia Laval Nugent. Storia di una bonifica (1819-1843) (Matera, Altrimedia, 2014) sul processo di trasformazione fondiaria e di accumulazione del capitale connesso al riassetto istituzionale conseguente alla restaurazione borbonica. Altri lavori hanno approfondito La Camera di Commercio di Potenza dal 1910 al 1970, (in La Camera di Commercio di Potenza. Territorio, Risorgimento, Sviluppo, a cura di A. Lerra, Roma, Retecamere, 2012), gli Assetti e indirizzi dell'amministrazione periferica (1861-1876) (in La Basilicata per l'Unità d'Italia. Cultura e pratica politico-istituzionale (1848-1876). Atti del convegno nazionale Potenza 22-23 settembre 2011, a cura di A. Lerra, Milano, Guerini e Associati, 2014). E' autore inoltre del volume Fra il Vesuvio, l'Etna e l'Himalaya. Giuseppe De Lorenzo dalle lettera a Benedetto Croce e Francesco Saverio Nitti (1901-1954) (Potenza, EditricErmes, 2017), presentato al Salone Internazionale del Libro di Torino, vincitore del premio nazionale “Giuseppe De Lorenzo” di Lagonegro, sezione storica (2017) e segnalato nella Sezione storica locale della 46 edizione del premio Letterario Basilicata (2017). E' stato incaricato della ricerca (2017), per conto della Fondazione Emanuele Gianturco, sul politico Emanuele Gianturco allestendone una mostra documentaria nell'archivio di stato di Potenza, in occasione dei 160 anni dalla nascita ed i 110 dalla morte di Emanuele Gianturco (dicembre 2017-aprile 2018). Ha svolto la ricerca (2015) per conto dell'Archivio di stato di Potenza per l'allestimento della mostra L'ora trepida delle armi. La Basilicata e la Grande guerra nei documenti d'archivio, in collaborazione con il Consiglio regionale di Basilicata. Contrattista di ricerca (2013) con la Fondazione Nitti all'interno del progetto di pubblicazione dell'epistolario di Francesco Saverio Nitti, ha partecipato inoltre al progetto di ricerca condivisa Black-scapes – Walking on the line, del Dipartimento di culture europee e del Mediterraneo, dell'Università degli studi della Basilicata – Matera (2012/2013) ed è stato inoltre incaricato dalla Camera di Commercio di Potenza (2011/2012)di una ricerca per la celebrazione del 150° della Camera di Commercio di Potenza. Aderente al laboratorio di ricerca AgrHistory Lab, dell'European Rural History Organisation (EURHO), in collaborazione con l'Associazione per la storia sociale del Mezzogiorno e dell'Area mediterranea di Potenza (Assmam), il Centro Studi Progressus di Siena e la Fondazione Bianca Piccolomini Clementini onlus di Siena (2016). Ha, inoltre, partecipato al gruppo di ricerca (2012-2016) sulla storia del paesaggio agrario dell'Università degli studi della Basilicata e della Deputazione di storia patria per la Lucania. Attualmente partecipa al progetto di ricerca "Il referendum del 2 giugno 1946. Nascita, storie e memorie della Repubblica", con la Società italiana per lo studio della storia contemporanea.