BAS “I reiterati attacchi ai giornali e ai giornalisti, con insulti e minacce - di cui si sono resi artefici, anche nelle ultime ore, il vicepresidente del consiglio Luigi Di Maio e il dirigente del M5S Alessandro Di Battista - non possono essere minimizzati come meri esempi di politica gridata e maleducata o declassati a scomposto assalto a una categoria di professionisti, ma rappresentano un’autentica aggressione all’autonomia e alla libertà di stampa, oltre che ai baluardi costituzionali sui quali si fonda la democrazia nel nostro paese. Costituiscono, in particolare, una ferita inferta all’Articolo 21 della Costituzione, al dovere di informare e al diritto di ogni cittadino a essere informato”. E’ quanto scritto in una nota di Ordine dei giornalisti ed Associazione della Stampa di Basilicata, che “di fronte alla gravità di simili aggressioni (da considerarsi ancor più deplorevoli nel momento in cui provengono da figure che ricoprono importanti responsabilità istituzionali)” lanciano un “accorato appello ai rappresentanti delle istituzioni democratiche, agli esponenti degli organismi sociali, al mondo dell’associazionismo, ai singoli cittadini a mobilitarsi in difesa dell’informazione quale bene comune”. “È necessario e urgente - si legge nel documento - unirsi alla denuncia degli attacchi alla stampa: un atto lacerante dei principi della democrazia che prende forma attraverso una campagna, non disinteressata, di sistematico discredito nei confronti di giornali e giornalisti e, più in generale, di tutti gli organismi di intermediazione dai quali trae linfa una sana relazione democratica. Relazione che non può essere ridotta a un rapporto malato e deformato tra un capo e una massa indistinta. Senza organismi di intermediazione e la fatica del processo democratico, restano soltanto i proclami dai balconi. Balconi reali e virtuali. Una modalità, quest’ultima, che rischia di far precipitare il processo democratico verso derive autoritarie mediante l’eliminazione di qualunque spazio per il pensiero critico, della pluralità delle voci, di ogni contraddittorio. Finendo col confondere l’informazione con la propaganda, magari veicolata attraverso algoritmi e piattaforme digitali accondiscendenti e forme manipolatorie di rappresentazione della realtà a una sola dimensione. Modalità i cui effetti sono destinati a produrre, persino al di là delle intenzioni di chi le pone in opera, una sorta di disinformazione organizzata”. “A questo declino è necessario opporsi con la massima fermezza da parte di istituzioni, forze politiche e sociali attraverso la pratica del libero esercizio del diritto-dovere di cronaca e di critica, la denuncia e la mobilitazione che, in queste ore, sta interessando molte città d’Italia”, hanno dichiarato Mimmo Sammartino e Umberto Avallone, presidenti dell’Ordine dei Giornalisti e dell’Associazione della Stampa di Basilicata. Al termine del flash mob #GiùLeManiDallInformazione, promosso dai rappresentanti dei giornalisti e che ha raccolto l’adesione di sindacati, associazioni e semplici cittadini, gli esponenti di Ordine dei Giornalisti e Assostampa di Basilicata hanno consegnato un documento-appello, per la difesa della libertà di stampa e dei principi costituzionali, nelle mani dei Prefetti di Potenza e di Matera.