animazione.gif

46516224_581172235653629_194164403321438208_n (1).jpgIn occasione della tre giorni “La Notte di Heraclea”, il programma degli eventi prevede una interessante serie di iniziative convegnistiche. Nate dall’esigenza di presentare progettualità e riflessioni su aspetti come la valorizzazione culturale, il futuro del settore turistico e la figura della donna, intendono approfondire temi e ambiti culturali e sociali di stringente attualità.

Per l’apertura dell’iniziativa, presso la sala consiliare del Comune di Policoro Venerdi 23 Novembre a partire dalle ore 17.30, si terrà il focus dal titolo “La riforma fondiaria e le prospettive di Matera 2019”. Durante l’evento sarà presentata la programmazione in ambito culturale del Comune di Policoro.

A seguire, presso la Biblioteca Massimo Rinaldi, l’attrice professionista Roberta La Guardia offrirà la lettura di un intenso monologo di Franca Rame. Roberta La Guardia sarà poi intervistata da Tonia Satriano  sulla condizione femminile nella contemporaneità.

Alleghiamo programma completo degli eventi e scaletta del convegno.

La Notte di Heraclea – Focus “La Riforma Fondiaria e le prospettive di Matera 2019”

Moderatore: Piermichele La Sala, Consigliere Comunale.
Introduzione “La riforma fondiaria nella progettazione passata e futura”

Saluti: Enrico Mascia, Sindaco Policoro

Interventi programmati

 

Valentina Celsi, Assessore Cultura
La programmazione culturale del Comune di Policoro. La Riforma Fondiaria tra identità e futuro.
Partendo dal precedente progetto di valorizzazione del patrimonio inerente al periodo della riforma fondiaria, si volge lo sguardo verso una programmazione culturale di elevato livello scientifico e culturale al fine di promuovere il cambiamento di Policoro da fruitore di eventi culturali sostanzialmente ricreativi a produttore di cultura di medio alto livello.
I pilastri di questo cambiamento sono il Museo della Riforma (basilicatattrattiva), lo studio e la messa in rete degli archivi storici, la costituzione di una rete di partner istituzionali, scientifici e culturali, Festival di scienze umane e progetti di animazione culturale rivolte ad associazioni e cittadini.

Domenico Romaniello, Direttore ALSIA
L’archivio ALSIA e la storia del paesaggio rurale.

Eleonora Cesareo, phd storia contemporanea,
La riforma fondiaria e le modificazioni territoriali: il Metapontino
La riforma fondiaria è stato l'evento che più di tutti ha contribuito, nel Novecento, alle modificazioni del territorio e del tessuto sociale di un'area periferica del Mezzogiorno continentale, il Metapontino.
Grazie al massiccio intervento statale la dimensione socio-economica della realtà jonica è stata radicalmente trasformata, gettando le basi per la nascita di un nuovo contesto comunitario basato su meccanismi di lenta ma progressiva inclusione e integrazione. Simbolo degli esiti favorevoli dell'intervento statale nel Metapontino è il comune di Policoro, la cui nascita affonda le radici proprio nei provvedimenti riformatori degli anni Cinquanta del secolo scorso. 
Una straordinaria rivoluzione di ordine sociale, economico, esistenziale di cui oggi si stanno inesorabilmente perdendo le tracce, tanto più nei nuovi centri urbani nati da quella positiva esperienza. 

Gianluca Gariuolo, antropologo
Antropologia culturale della riforma agraria.
La riforma agraria si innesca nella tradizione dell'analisi della relazione tra l'uomo ed il paesaggio rurale, la sua capacità di creare simboli e significati nuovi nella modifica manuale del territorio producendo, a partire da nuove forme di organizzazione economica e produttiva, anche nuove forme organizzate sociali e nuovi significati culturali di una comunità. Il passaggio limare della riforma agraria spezza le tradizioni con i luoghi di origine ma rielabora nuove culture egemoni che avviano un percorso di costruzione di significato alla ricerca di nuove forme di identità che partendo dal comune denominatore economico di un racconto condiviso (malaria? quota? tabacco e zuccherificio) elaborano linguaggi e significati per la nuova identità.

Osvalda Cuccarese, etnopsicologo.
Identità culturale e cittadinanza nel III millennio: le strategie della memoria.
L’intervento illustrerà l’impostazione costruzionista, dal punto di vista teorico e metodologico, di dimensioni come identità culturale, memoria individuale e collettiva, il legame comunitario, che sono alla base del progetto. Si  analizzerà  l’analogia tra processi di costruzione della memoria individuale e collettiva, secondo le recenti teorie scientifiche, e si inquadrerà altresì il concetto di identità culturale.

Patrizia Minardi, dirigente Ufficio Sistemi Culturali Dipartimento Presidenza della Giunta Regione Basilicata
Il Progetto del Patrimonio immateriale: le ricadute sui sistemi culturali e sulle economie territoriali.

Luca Braia, Assessore Politiche Agricole e Forestali Regione Basilicata
Cultura e colture. il paesaggio agrario è lo scrigno che conserva il patrimonio.