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Poi, quando il gioco si fa duro e difficile, i duri dovrebbero iniziare a giocare. Così se fino ad ora le vicende amministrative policoresi sono rimaste ancorate a litigi e immobilismo amministrativo evitando questioni e temi delicati e cruciali, il fallimento della TRADECO sta mettendo alla prova del fuoco l'Amministrazione Mascia e le sue nuove componenti.
Qui iniziano i problemi e le preoccupazioni che questa compagine amministrativa non sia in grado di gestire la situazione. Preoccupazioni già confermate, tant'è che già l'ordinanza del Sindaco con la quale affida il servizio, pone tanti interrogativi.
Il contratto con TRADECO è cessato il 20 novembre, il fallimento dell'azienda fa sciogliere il contratto e la legge permette all'Amministrazione di affidare direttamente il servizio per il periodo necessario all'espletamento del nuovo bando. E' chiaro che la finalità di tale opportunità è quella di non interrompere un servizio fondamentale, cercando di garantire lo stesso livello qualitativo del servizio in essere ed le stesse condizioni economiche.
A questo punto, bontà vorrebbe (o almeno una giusta preoccupazione), di procedere ad un avviso di manifestazione d'interesse pubblico per avere le maggiori opzioni possibili data la delicatezza ed il costo del servizio.
Ma nulla, non è stato ritenuto opportuno. L'amministrazione si limita a valutare le 7 proposte che autonomamente alcune ditte hanno avanzato in queste settimane trascorse dalla dichiarazione di fallimento della TRADECO. Tra queste proposte, non si sa su quali criteri, non si sa su quali convenienze, non si sa su quali garanzie qualitative, il Sindaco Mascia opta per la proposta avanzata da un Raggruppamento di 3 aziende che per la prima volta si mettono insieme per gestire un servizio complesso come quello policorese. 
C'è da chiedersi: innanzitutto se sia del tutto legittimo fare un affidamento diretto ad un soggetto ancora non costituito; quali garanzia di qualità è emersa vista l'assenza di esperienze pregresse; perchè non è stato nominato un D.E.C. per il controllo del servizio; quali vantaggi ha avuto questa proposta rispetto alle altre presentate; perchè non pubblicare un avviso di "manifestazione di interesse".
Domande (preoccupazioni) confermate dal fatto che i mezzi messi a disposizione dal raggruppamento sono inadatti e vecchi rispetto alle esigenze del nostro servizio di raccolta differenziata. Non solo, anche il fatto che i dipendenti siano stati assunti da 3 aziende diverse conferma una situazione confusionaria e difficilmente la "migliore possibile" per la nostra comunità. Aspettiamo che l'Amministrazione della "trasparenza" a chiacchere condividerà le sue motivazioni.
Tutto questo però, è solo l'inizio di una fase che dovrà portare alla pubblicazione di un nuovo bando di gara per il servizio di raccolta differenziata. Abbiamo i brividi a pensare cosa potrebbe succedere.
Cosa faranno i nostri eroi? continueranno sulla base di un progetto disegnato sulle esigenze specifiche della Città?, magari migliorandolo in base al fatto che intanto Policoro è cresciuta ecc..., oppure cambieranno strada, torneranno indietro? Cercheranno di evitare il più possibile una discrezionalità progettuale da parte di commissioni di gara nominate?
Proprio per queste forti preoccupazioni sul futuro, il nostro Consigliere Enrico Bianco, insieme a tutti gli altri consiglieri di opposizione, hanno chiesto un Consiglio Comunale urgente sulla questione e proposto una mozione da sottoporre al Consiglio in merito a queste osservazioni. 
Aspettando questa convocazione, rimaniamo in attesa, stringiamo le dita e speriamo che Dio benedica Policoro.