“Su quali iniziative ha inteso attivare la politica regionale nei confronti di Trenitalia per migliorare i collegamenti per Matera, capitale della cultura 2019, e quali interventi ritenesse possibili dal punto di vista infrastrutturale per completare i lavori per la tratta Ferrandina – Matera, non è dovuto sapere anzi, siamo al fare verifiche tecniche per poi forse decidere definitivamente sulla questione. Non ci stiamo assolutamente e vorremmo che il popolo lucano ne prenda atto e consapevolezza che la politica continua ancora a ‘prenderci in giro’”.
Lo sostiene il segretario provinciale dell’Ugl Matera, Pino Giordano per il quale, “stiamo parlando di un collegamento da molti anni al centro di numerosi interventi essendo Matera, patrimonio dell’umanità riconosciuto dall’Unesco dal 1993, l’unico capoluogo di provincia d’Italia a permanere in uno stato di isolamento ferroviario che condiziona in termini negativi crescita e sviluppo. Ritardi, soppressioni e addirittura treni fermi per ore sui binari. L’Ugl è costretta a denunciare, senza sconti, tanto il perdurare quanto il successivo aggravarsi dei disservizi che accompagnano i collegamenti ferroviari di fondamentale importanza per l’intera Regione Basilicata. Tutto l’andamento negativo ferroviario – continua Giordano – per l’Ugl penalizza fortemente la nostra comunità. Esiste un dramma ferroviario materano, il sistema dei trasporti in Basilicata è caratterizzato da condizioni di grave disagio e deficit infrastrutturale, gestionale ed organizzativo, tale da produrre anche una bassa qualità del servizio offerto. Matera è passata da ‘vergogna nazionale’ a ‘capitale europea della cultura’ per quest’anno 2019 ma, nonostante questo prestigioso traguardo, la politica stenta a garantire i servizi essenziali richiesti dai visitatori. Vergognosa è la scena vissuta l’1 gennaio 2019: la mattina di Capodanno da Roma è arrivata in treno a Ferrandina Scalo una famiglia di Helsinki, capitale della Finlandia. Una volta scesa dal treno alle 9,30 la famiglia finlandese,
una coppia con due gemelle di 7 anni, si è ritrovata nel ‘terzo mondo’. Nessun treno per Matera, nessuna sala d’attesa presso la stazione e sopratutto nessuna pensilina alla fermata del bus, in un’area completamente allagata. L’alternativa è d’obbligo, usare il pullman, unico bus delle 14. Siamo a Ferrandina scalo, presso la stazione delle Ferrovie dello Stato che da qualche mese ha cambiato denominazione in stazione ferroviaria di Ferrandina Scalo.Matera, proprio per essere immediatamente identificata da coloro che vogliono raggiungere la capitale europea della cultura 2019. A cento metri dalla stazione si trova la segnaletica verticale di una fermata bus priva di pensilina e ubicata in una posizione così scomoda che si trasforma in un piccolo lago ogni volta che piove. Matera accoglie turisti da tutto il mondo, ma per i primi turisti si evince chiaramente una scena da terzo mondo. L’episodio conferma però che per l’accoglienza turistica siamo ancora all’anno zero, almeno per quanto riguarda le infrastrutture e i servizi essenziali richiesti da coloro che scelgono con grande entusiasmo di visitare la città dei Sassi. Non possiamo che confermare – conclude Giordano – una storia allucinante quella dei trasporti che illumina sul livello inaccettabile dei servizi ferroviari assicurati ai lucani a cui deve corrispondere una risposta forte e definitiva del governo regionale e, su Trenitalia che ha il dovere di assicurare servizi degni ai turisti e ai cittadini lucani”.