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“Tra macchinari spacciati per nuovi e la carenza di profili professionali come quello di fisico, di cui la legge impone la presenza, il deficit di funzionamento del servizio si ripercuote sulla prospettive di guarigione dei pazienti”

(ACR) - “Complessivamente, nel 2018, in Basilicata sono stati stimati 3250 nuovi casi di tumore e, nonostante la chemioterapia sia a tutt’oggi una componente fondamentale della strategia di cura dei malati oncologici, il servizio di radioterapia dell’ospedale San Carlo di Potenza fa le bizze. Tra macchinari spacciati per nuovi ma in realtà di seconda mano e la carenza di profili professionali come quello di fisico, di cui la legge impone la presenza, il deficit di funzionamento del servizio si ripercuote sulla prospettive di guarigione dei pazienti”. E’ quanto dichiara in una nota il consigliere regionale Michele Napoli, il quale aggiunge ”Non ci è dato sapere quale seguito abbia avuto la decisione adottata dall’Azienda Ospedaliera San Carlo di risolvere il contratto con la ditta ‘Fora’ incaricata dell’erogazione del servizio di radioterapia ma, soprattutto, non è dato sapere quali le prospettive future di un servizio che va assicurato ai malati oncologici in prossimità della loro residenza, secondo casistiche cliniche di volume adeguate a garantire prestazioni di elevata qualità”.
“Ogni giorno, in Italia, circa 1000 persone ricevono una nuova diagnosi di tumore, la cui incidenza, stando ai numeri assoluti, aumenta  per effetto soprattutto del progressivo invecchiamento della popolazione  -aggiunge il Vice presidente del Consiglio regionale - oggi però dal tumore è possibile guarire come testimoniano i dati relativi alla sopravvivenza a 5 anni dalla diagnosi di tumore. Un dato non va sottaciuto: in Basilicata i tassi di guarigione sono  lievemente inferiori a quelli di altre regioni d’Italia e riguardano nel 55 per cento  gli uomini e  nel 62 per cento le donne”.
“Le disparità territoriali confermano - conclude l’esponente di Fratelli d’Italia - la diversa efficacia dell’approccio alle patologie tumorali che fanno registrare i diversi sistemi sanitari regionali. E’ necessario, pertanto, investire in campagne di prevenzione e riuscire a coniugare le terapie tradizionali come la chemio e nuove prospettive di cura rappresentate dai cosiddetti farmaci innovativi. La Basilicata, come dimostra la vicenda della Radioterapia presso l’Aor San Carlo di Potenza, ha ancora molto da fare”
NA