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La lunga pausa del campionato sarà utile al tecnico Flavio Do Amaral per proseguire il percorso di crescita del team rossoblu, reduce da 6 vittorie consecutive. L'obiettivo è quello di continuare la striscia positiva magari diventando più persuasivi per l'intero arco del match. Abbiamo parlato dell'attuale momento in casa del Bernalda con Franco Grieco, uno degli sponsor “forti” del club lucano e fresco di nomina a presidente onorario unitamente a Sanny Rasulo. Insomma la presidenza bernaldese può vantare ora una triade solida e affiatata completata dallo storico patron Alfredo Plati.
MOMENTO POSITIVO MA...OCCHIO AGLI ERRORI. “Stiamo vivendo un periodo positivo. Dell'ultima partita contro il Ruvo in casa ci resta la gioia e l'euforia del risultato ma ci sono anni di vita persi e le eccessive palpitazioni. Certe partite vanno gestite meglio se dobbiamo ambire a grandi risultati. Per crescere bisogna migliorare determinati aspetti e questa vuole rappresentare una critica costruttiva. Per crescere bisogna attenzionare gli aspetti negativi con l'obiettivo di correggerli”.
LE AMBIZIONI E IL SOGNO. “Restano 9 partite e 5 punti da recuperare dal Bisignano che non sta perdendo un colpo. E' chiaro che sarebbe bello raggiungere il sogno del primato ma è difficile. Pensiamo partita dopo partita con l'obiettivo di correggere i nostri errori continuando il trend positivo di risultati. E' importante restare agganciati alle zone nobili della classifica”.
LA PAUSA DEL CAMPIONATO. “Non mi preoccupa la sosta perchè confido tantissimo nel nostro mister che sarà bravo a tenere alta l'attenzione in questo momento del torneo. La sosta è lunga per quanto riguarda gli impegni ufficiali ma abbiamo organizzato delle amichevoli per non perdere il ritmo e tenere alta la concentrazione. I ragazzi sono rientrati in sede dopo qualche giorno di vacanza e si stanno già allenando duramente. Il 29 gennaio saremo a Rutigliano per un'amichevole. Lo ripeto, anche a costo di risultare noioso, non dobbiamo cullarci e crogiolarci su questo momento positivo. Non bisogna mollare: dobbiamo preservare la “fame di vittoria” che ci ha contraddistinto nel'ultimo periodo e conservare l'abnegazione al lavoro”.