“Indagine conoscitiva e valorizzazione del SIC Bosco Pantano di Policoro e Costa jonica Foce Sinni e del Bosco comunale Finocchio” è un progetto di ricerca affidato dal Comune di Rotondella all’Università di Basilicata (SAFE) che viene presentato sabato 11 febbraio, alle ore 18,00, nella sala del recuperato Palazzo Ricciardulli in Corso Garibaldi.
Alla conferenza-stampa interverranno il sindaco Vito Agresti, il presidente del Consiglio comunale (con delega alle Politiche agricole) Pietro Laguardia, il responsabile scientifico del progetto prof. Francesco Ripullone (Università di Basilicata) ed il dott. forestale Giuseppe Misano (Università di Basilicata).
Il progetto, finalizzato all’avvio di un percorso di studio scientifico del territorio comunale, nasce dall’accordo tra Comune di Rotondella e Scuola di Scienze Agrarie, Forestali, Alimentari ed Ambientali dell’Università degli Studi della Basilicata, avrà una durata triennale e prevede il coinvolgimento di professionisti e ricercatori qualificati nonché la partecipazione attiva della cittadinanza, delle scuole e delle associazioni del mondo del lavoro e di altri soggetti interessati alle tematiche indicate.
Per gli amministratori locali, “la necessità di questo studio nasce dalla consapevolezza dell’Amministrazione comunale che, l’approfondimento delle conoscenze e delle valenze del proprio territorio, rappresentano l’indispensabile prerogativa per qualsiasi ipotesi di gestione dello stesso, di pianificazione e progettazione ambientale ed economico-produttiva”.
Da ricordare che il Comune di Rotondella ricade all’interno del SIC (Sito Importanza Comunitaria) “Bosco Pantano di Policoro e Costa jonica Foce del Sinni”, a cui viene attribuito un valore eccezionale grazie “alla sua ricchezza di habitat ed alla presenza di un lembo di bosco di pianura, tra i pochi superstiti in Italia, che oggi risulta degradato e richiede urgenti interventi di recupero”.
Il territorio rotondellese, estremamente vario e complesso si allunga dall’area boschiva di Bosco Finocchio alle pendici di Monte Coppola sino alle rive dello Jonio, delimitato su un lato dal tratto finale del fiume Sinni, per cui “la conoscenza delle caratteristiche ambientali e dell’attuale consistenza del patrimonio naturalistico risulta indispensabile per l’individuazione ed attuazione di una gestione finalizzata alla fruizione turistica dei beni ambientali e compatibile con la conservazione e ripristino di habitat degradati”.
Diverse le attività previste, indicate nella convenzione tra Comune ed Università: percorsi di educazione ambientale per le scuole, censimento dei tipi fisionomici e vulnerabilità nei principali habitat prioritari presenti, cartografia fisionomica e di uso del suolo nel territorio comunale, creazione di percorsi di conoscenza e fruizione del territorio, supporto scientifico per la partecipazione a bandi e realizzazione di contenuti multimediali.
Il progetto, tiene a sottolineare l’Amministrazione comunale, avrà quindi “la finalità di creare una consapevolezza diffusa delle risorse comunali, individuando e condividendo soluzioni nonché innovative e nello stesso tempo buone pratiche per la gestione e lo sviluppo sostenibile del territorio rotondellese”.