“La differenza tra ieri e oggi è che loro ci sono sempre stati, hanno cambiato padroni, si sono riorganizzati, hanno estorto, hanno incendiato e intimidito. Pezzi di Stato invece no, e se ci sono stati hanno litigato, si sono fatti concorrenza e nel frattempo parlavano di corti circuiti. Fortunatamente invece altri pezzi di Stato fedeli c'erano, osservavano tutto e tutti, ascoltavano, seguivano, annotavano. E ora si raccoglie. Oggi come mesi fa la Dda di Potenza e le forze dell'ordine, a cui va sempre il nostro sostegno e incoraggiamento, ci dicono che non dobbiamo mai arrenderci, mai fermarci, mai abbassare la guardia. E che ora si può: ci si può e ci si deve fidare, si può e si deve parlare, si può e si deve denunciare. La differenza fra oggi e ieri è che ieri potevamo solo immaginare chi creava terrore oggi li chiamiamo per nome e li guardiamo in faccia”.