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contemporanea matera.jpgVernissage sabato 16 febbraio nell’ex ospedale di San Rocco alle ore 17.30

http://consiglio.basilicata.it/consiglioinforma/css/themes/consiglioInforma/images/bkg-white-transparent.png"); background-attachment: scroll; background-color: transparent; bottom: 3px; font-size: 9px; font-style: italic; height: 18px; line-height: 18px; margin: 0px; padding-left: 5px; position: absolute; text-align: left; width: 346px; color: rgb(102, 102, 102); background-position: 0px bottom; background-repeat: repeat repeat;">© 2013 - locandina mostra
(ACR) - Sarà inaugurata sabato 16 febbraio alle ore 17.30 nella sala del Cristo Flagellato dell’ex ospedale di San Rocco a Matera, la mostra intitolata “Contemporanea – pittori, incisori e scultori lucani. Generazione 1930-1960” promossa dal Consiglio regionale della Basilicata, ideata e curata da Anna R.G. Rivelli, patrocinata da Matera 2019, dalla provincia di Potenza, Mibac e Apt.

Dopo i saluti di Francesco Canestrini, soprintendente archeologia, belle arti e paesaggio della Basilicata, di Salvatore Adduce, presidente Fondazione Matera - Basilicata 2019 e di Mariano Schiavone, direttore dell’Apt, seguiranno gli interventi di Michele Saponaro, componente del comitato scientifico della mostra, di Anna R. G. Rivelli, storica dell’arte e curatrice della mostra, di Massimo Bignardi, professore di storia dell’arte contemporanea alla Università di Siena. Le conclusioni sono affidate al presidente del Consiglio regionale della Basilicata, Vito Santarsiero. Modera Linda Cioni, storica dell’arte.

“L’esposizione, ideata e curata dalla prof.ssa Anna R. G. Rivelli, è accompagnata da un ricco catalogo che propone – spiega il presidente del Consiglio regionale della Basilicata, Vito Santarsiero - attraverso le opere di 32 dei maggiori artisti del nostro territorio, una immagine della Basilicata finalmente scevra da quegli stereotipi che da troppo tempo tendono a cristallizzarla in un ritratto anacronistico e alquanto miserevole. L’immagine della Basilicata che viene fuori da questa mostra, invece, è quella di una regione culturalmente al passo con i tempi, pienamente inserita in un contesto europeo e in un dibattito internazionale,

forte di una propria identità espressiva e dialogante. È evidente che recuperare questa visione della nostra regione – aggiunge - è cosa che acquisisce valenza non solo culturale ma anche politica, perché sfatare un mito negativo significa dimostrare, soprattutto alle giovani generazioni, che la marginalità geografica di un territorio si può sconfiggere restando e non andando via. Restare significa far crescere la propria regione, significa arricchirla, contribuire a creare opportunità per se stessi e per gli altri, significa non farla morire.
Con questa mostra – continua – si è inteso insomma compensare il vuoto, una disattenzione che vi è stata da noi sulle nostre arti figurative, sui nostri artisti che hanno pagato il prezzo di una marginalità territoriale che non è assolutamente marginalità nella qualità. Come presidente del Consiglio regionale mi è sembrato perciò doveroso, proprio nell’anno che celebra Matera capitale europea della cultura per il 2019, evidenziare il ruolo di artisti che, pur tra le mille difficoltà che la condizione geografica ha da sempre determinato, hanno abitato il nostro territorio, vestendo spesso anche i panni di operatori culturali, e lo hanno reso non solo paritario, ma anche competitivo nel panorama nazionale ed internazionale. È questo il messaggio che la mostra può veicolare ai lucani tutti, ma in particolare ai giovani che troppo spesso vivono col miraggio della partenza, che ancora disertano la nostra eccellente Università, convinti di trovare altrove ciò che pensano sia impossibile trovare qui”.

“Questa mostra – afferma Anna Rivelli - vuole rappresentare uno spaccato del territorio lucano che non abbiamo conosciuto nemmeno noi lucani e ancor meno fuori  e lo vogliamo fare  proprio nell'anno di Matera 2019 perché il risultato di Matera 2019, al di là del dell'impegno che c'è stato nella realizzazione del dossier, va senza dubbio ascritto a tutta la regione, soprattutto a quelli che in questa regione sono rimasti e hanno continuato a operare tra mille difficoltà anche a costo di essere penalizzati da tutta una serie di cose che sicuramente non riguardano la propria capacità, il proprio impegno, il proprio valore ma la marginalità di un territorio che purtroppo esiste”.

La mostra ha riscosso grande successo a Potenza dove è rimasta allestita dal 15 dicembre 2018 fino al 26 gennaio 2019.

Questo l’elenco degli artisti in mostra: Pietro Basentini, Giovanni Cafarelli, Dario Carmentano, Pasquale Ciliento, Salvatore Comminiello, Gerardo Corrado, Gerardo Corrado D’Amico, Gerardo Cosenza, Giovanni Dell’acqua, Franco Di Pede, Rocco Falciano, Giuseppe Filardi, Nicola Filazzola, Aristide Rocco Guarino, Luigi Guerricchio, Raffaele Iannone, Pino Lauria, Donato Linzalata, Nicola Lisanti, Mimmo Longobardi, Felice Lovisco, Vittorio Manno, Vito Masi, Antonio Masini, Giuseppe Miriello, Arcangelo Moles, Giulio Orioli, Gaetano Pompa, Angelo Rizzelli, Salvatore Sebaste, Pietro Tarasco, Nino Tricarico.

Sede: ex Ospedale di S. Rocco – Piazza S. Giovanni – Matera
Periodo: 16 febbraio 2019 – 10 marzo 2019
Inaugurazione: sabato 16 febbraio ore 17.30 – sala del Cristo Flagellato, ex ospedale San Rocco Matera
Orari: dal martedì alla domenica 10.00 – 13.00 / 16.30 –19.30 – lunedì chiuso
Ingresso: libero