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“Da sabato 2 marzo 2019, Antonio Biancofiore, operaio elettricista, lotta per tentare di riprendere una vita normale. Assunto qualche giorno prima da una società elettrica di Policoro (MT), Antonio è rimasto folgorato da una scarica elettrica sprigionatasi dalla cabina elettrica, ove stava operando su disposizione del suo datore di lavoro, in un’azienda della zona industriale di Senise (PZ). Trasportato in codice rosso con l’elisoccorso all’Ospedale San Carlo di Potenza, risulta ancora in prognosi riservata con grave compromissione della futura attività quotidiana, perché rimarrà definitivamente gravemente invalido. I lucani ricordano anche la recente tragica fine del giovane 32enne di Policoro, che ha perso la vita, sempre sul luogo di lavoro, travolto da un albero di eucalipto che stava abbattendo all’interno di uno stabilimento a Policoro. Chi è intervenuto nei soccorsi, nonché gli ispettori del servizio prevenzione e sicurezza delle ASL di Potenza, i Carabinieri di Senise (PZ), la Direzione Territoriale del Lavoro di competenza, hanno l’obbligo di verificare rigorosamente la regolarità dell’assunzione del dipendente, ma anche le regole di sicurezza applicate per il regolare compimento delle operazioni di manutenzione di una cabina elettrica, secondo le regole e norme in materia? Speriamo di sì!”.

E’quanto esterna con profondo rammarico e rabbia il segretario provinciale dell’Ugl Matera, Pino Giordano per il quale, “l’Ugl denuncia questo ennesimo grave infortunio sul lavoro, per far riflettere su quanto sia necessario intensificare il controllo da parte degli organi di vigilanza e garantire una maggiore formazione nelle aziende, affinché siano adottate tutte le misure precauzionali per salvaguardare l’integrità fisica e la salute di ogni singolo dipendente. Viviamo in un Paese civile – prosegue Giordano - ed è ormai palese che la sicurezza sul lavoro deve essere prioritaria per tutte le aziende, grandi o piccole. Tali fatti delittuosi devono diffondere una maggiore cultura della sicurezza sui luoghi di lavoro, puntando sulla formazione dei dipendenti, soprattutto dove il rischio di incidenti è elevato. Troppi incidenti sul lavoro nella nostra provincia spingono l’Ugl a richiedere più controlli e meno burocrazia. L’Ugl Matera – tuona forte e chiaro Giordano - chiede un celere intervento di tutte le parti interessate affinché quanto accaduto a Senise (PZ) non abbia più a ripetersi, ma anche a fare chiarezza sulle responsabilità del grave infortunio occorso a Antonio Biancofiore, rispettando il dettato costituzionale che riconosce la sicurezza sul lavoro come un diritto fondamentale dell’individuo e nell’interesse della collettività. Come sindacato siamo da sempre in prima fila e sempre lo saremo con tutti gli strumenti necessari e con la presenza capillare delle nostre sedi, affinché prevalga il diritto del lavoratore ad operare in ambienti sani e sicuri e, in caso di incidenti, con il giusto indennizzo per il malcapitato. Nel 2017 vi sono stati 1029 infortuni mortali sul lavoro; nel 2018 sono aumentati a 1133, il 10% in più rispetto all'anno precedente e nel frattempo è aumentato il lavoro precario, mentre scarseggia una seria formazione sulla prevenzione e sicurezza sui luoghi di lavoro, con conseguente maggior rischio d’infortuni. Per questo – conclude Giordano -  l’Ugl è in tour con ‘Lavorare per Vivere’ al fine di sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema delle ‘cosiddette’ morti bianche: domani, sabato 30 marzo saremo in Piazza Santa Croce a Firenze. ‘Basta morire di lavoro!’ proprio per rivendicare la maggiore sicurezza ai tanti Biancofiore vittime del lavoro”.