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Confusione e mancate risposte hanno generato un clima di discordia tra maggioranza ed opposizione nonché all’interno della stessa maggioranza. In queste condizioni si è svolto il consiglio comunale di Mercoledì 17 che ha approvato con i voti della sola maggioranza il bilancio previsionale dell’ente per il periodo 2019/2021.

La maggioranza, nella relazione dell’assessore al ramo, ha descritto una città immaginaria, fantasiosa, dove tutto funziona alla perfezione e la democrazia si esercita compiutamente. Di contro, la minoranza, ha inteso riportare sulla terra ferma Mascia e la sua squadra, ricordando la maggiore pressione fiscale, l’aumento spropositato delle spese di gestione, la cattiva conduzione degli impianti sportivi e del patrimonio pubblico in generale; il pessimo stato manutentivo di Piazza Roma, terminal bus, stadio comunale, ville e parchi urbani. Non sono mancate le critiche alla gestione della cassa comunale per la crescita esponenziale dei crediti di dubbia esigibilità, gli interessi passivi sull’anticipazione di cassa e la incapacità dell’amministrazione in carica a recuperare il monte credito inevaso per oltre 12 milioni di euro.

Gli interventi della maggioranza, chiusasi in difesa, sono stati tutti incentrati ad addossare le responsabilità sulla precedente amministrazione.

Il clima si è particolarmente surriscaldato quando il Presidente del Consiglio stava per chiudere la seduta senza tenere conto di una richiesta di comunicazioni indirizzata al sindaco dal proponente consigliere Maiuri, capogruppo di “Policoro Futura”, e sottoscritta dall’intera minoranza consiliare. Il documento si poneva l’obbiettivo di informare la Città e il consiglio circa lo stato dell’arte di tre specifiche tematiche rimaste incompiute: lo Sprar in Via S.Pellico; il risarcimento per lo sforamento dei trialomentani dello scorsa primavera e lo stato dell’arte del temporaneo affidamento del servizio di gestione dei rifiuti.

Il Presidente del Consiglio, particolarmente contestato da diversi consiglieri durante l’intera adunanza, ha perso le staffe e  a seduta conclusa ha inveito contro gli esponenti politici. È stato necessario l’intervento della Polizia Municipale per evitare che Ranù aggredisse fisicamente i colleghi della minoranza. Alla fine è stato allontanato dagli agenti municipali e la situazione si è definitivamente stabilizzata.

Giuseppe Maiuri