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2019-04-23 16.35.08.jpgPromesse, intenzioni, allucinazioni e poca, pochissima visione amministrativa sono il risultato (prevedibile) del bilancio di previsione 2019 approvato dalla maggioranza del Comune di Policoro.
Del resto, dopo cambiamenti di giunta ed equilibri, dopo una crisi permanente e tanta approssimazione, non potevamo che aspettarci questo.
Come se nulla fosse successo in questi mesi, la maggioranza ha presentano un bilancio come se fossero al primo anno ed in effetti così è, tenuto conto dell’immobilismo che si portano dietro dal primo momento.
Un Sindaco sempre più comparsa, che interviene poco, tanto poco da non dare nemmeno risposta ad una richiesta scritta dei consiglieri di minoranza su alcune questioni importanti come la vicenda dello SPRAR, Acquedotto Lucano, affidamento rifiuti ed il perché, nonostante tutte le mozioni proposte della minoranza siano passate, il Sindaco non ha intenzione di renderne conto. 
Il Documento Unico di Programmazione ed il Bilancio di previsione sono stati presentati in maniera asettica e con veramente poco da dire se non scelte dettate da finanziamenti ricevuti. Uno sul campo sportivo dove si è deciso di rattoppare per tirare avanti qualche tempo piuttosto che accelerare su una soluzione definitiva, l’altro sulla piazza centrale a mare che dopo il milione e settecento mila euro ricevuti dalla regione hanno anche deciso l’accensione di un mutuo (cosa che non avveniva da oltre 10 anni per il Comune di Policoro) di un altro milione e mezzo per arrivare, anche qui, non alla soluzione finale.
In attesa di una copertura più ampia, la scelta può anche essere accettata tenuto conto dell’ottima fase distensiva che godono i Comuni negli ultimi tempi. Infatti il punto è proprio questo: Policoro si trova in una fase storica dalle grandi occasioni per disegnare e programmare il suo sviluppo. Più trasferimenti, meno vincoli e più soldi nelle casse comunale, peccato però che nessuno sia alla guida, destinando la vita amministrativa ad un solo corto respiro dettato dallo spirito di sopravvivenza. Così come sottolineato dai Consiglieri Enrico Bianco e Massimiliano Padula.
Nel dettaglio: I trasferimenti statali sono passati dal 1,5 milioni del 2016 a più di 6 milioni del 2019, meno vincoli stringenti, come ad esempio la possibilità di istituire la tassa di soggiorno (vietata dal 2012 al 2017) e tutta una serie di condizioni favorevoli come la ripresa del settore edile a seguito dell’approvazione del regolamento urbanistico moltiplicando considerevolmente le entrate degli oneri di urbanizzazione. A tutto questo corrispondono una serie di elementi negativi come la spesa corrente che aumenta di 2mil, l’aumento dei costi della TARI con un servizio in proroga e nessuna scelta per il futuro, un aumento della pressione fiscale pro capite, nessun bando, nessun lavoro pubblico se non l’ordinario. Tutti elementi che aggiunti alla mancanza delle scelte politiche danno un risultato estremamente negativo per la debole Amministrazione di Policoro.
Parleremo di tante situazioni complicate che Policoro sta vivendo in questi mesi al quale si risponde con l’immobilismo certificato anche dal Bilancio di previsione. Lo faremo presto, perché la nostra Città ha bisogno di svegliarsi da questo sonno il prima possibile.