“Sono anni che si fa finta di parlare di infrastrutture e trasporti in Basilicata. Si costruiscono ad oras pirotecnici proclami, facili illusioni della serie ‘diremo, vedremo, faremo’, mega delusioni dove alla fine c’è il solito scaricabarile non comprendendo di chi sia la responsabilità. Anche Renzi promise collegamenti più veloci da Matera a Bari, niente di meno firmò con il Presidente della Regione Pittella il patto per la Basilicata. Risultato? Chiacchiere!”
La denuncia giunge dai vertici dell’Ugl Basilicata con i segretari, Giovanni Tancredi generale URL e, Pino Giordano dell’UTL Matera che non esitano ad invitare la politica regionale nel smetterla a prendere in giro i lucani.
Per i sindacalisti, “il tema dei trasporti in Basilicata non può risolversi con un pullman in più o con finti treni dell’alta velocità. Siamo arrivati a Matera capitale della Cultura 2019, stando così le cose, raggiungere la città è un’odissea ma, siamo bravi ancora a fare nuovi proclami. Smettiamola, la popolazione è stanca – continuano i segretari Ugl -, da anni si parla e si scrive sulla necessità di raddoppi e delle messe in sicurezza delle strade ma, nonostante la morte ciclica di persone, nulla si muove. Pietro Ciucci lasciò la presidenza dell'Anas forse anche in segno di rispetto per il popolo lucano poiché si rese conto che non poteva mantenere agli impegni, conosceva e bene che percorrere la Basilicata è sempre più difficile. Le vie di comunicazione sono oramai un sogno con strade e ponti abbandonati dall’incuria, dell’incapacità gestionale. Strade insicure ed inadeguate significano perdita di velocità commerciale, disagi per i cittadini e mettono in sofferenza le aziende di tutti i settori. Al materano Assessore regionale alle infrastrutture, Nicola Benedetto, riferiamo che l’Ugl e i cittadini lucani sono stanchi, attendono delle risposte, non è possibile avere una regione intransitabile con una sequela di lavori infiniti e pericolo per gli automobilisti. Basta percorrere interamente un’arteria a caso per averne un’idea. S.S. 407 Basentana, che parte dallo svincolo autostradale di Sicignano degli Alburni e si congiunge a Metaponto, allo svincolo della SS 106 Jonica, i lavori iniziarono negli anni ’60 con i fondi della Cassa del Mezzogiorno ed ha contato su un programma decennale di investimenti per oltre 1200 miliardi di lire. Ma la storia della Basentana è sempre stata particolarmente accidentata. Dagli archivi delle Camere del Parlamento Italiano risultano diversi interventi sulla questione, a partire dagli anni ’60 fino agli ultimi recenti interventi in seguito ai danni dell’alluvione del 2013. Con buona pace di tanti fondi pubblici spesi senza criterio. Bradanica, Sinnica, Val D’Agri, Metaponto-Matera? Riflettono in pieno i limiti nella gestione pubblica della viabilità dove nei casi specifici i soldi c'erano che, oltre ad essere stati spesi male, gravano sulla tasca di tutti. L’Ugl ricorda sia a Benedetto che al Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Graziano Delrio che dal 1958 in ogni occasione elettorale si parla sempre di strade che dovrebbero trasformare la nostra regione in una California, grazie alla rapidità e alla modernità dei traffici. Per non parlare poi dei pullman dove basterebbe fare semplici controlli e verificare che, sulle strade lucane viaggiano ‘catorci da terzo mondo’ a volte stracolmi di operai come coloro che si recano nello stabilimento Fca di Melfi. Ma le parole restano solo parole, e fatti non se ne vedono. Noi non possiamo accettare il criterio che proprio a questa regione abbandonata, grazie anche alla complicità di qualche politico lucano eletto al Parlamento, viene sempre messa in seconda linea quando si tratta di fare programmi stradali e interventi industriali. Il Governo nazionale e Regione Basilicata devono assumersi la responsabilità di pronunciare parole chiare e definitive uscendo dalla sospensione di giudizio di questi ultimi anni e del presente. La storica assenza di servizi ferroviari, la debolezza delle modalità trasportistiche per i lucani, il ruolo di Matera2019 esigono una impostazione programmatica solida e di prospettiva che non si può nutrire di piccole risposte pure gradite. L’Ugl è come sempre collaborante con consigli: chiarire in termini programmatici l’aspetto infrastrutturale a partire dai lavori di ammodernamento della Battipaglia /Potenza fino alla storica controversia della tratta Ferrandina/Matera, che non può essere annoverato un capitolo chiuso dopo aver speso 500 md di vecchie lire. L’assessore regionale alle Infrastrutture, Nicola Benedetto, se lo vorrà, ci convochi – concludono Giordano e Tancredi –, siamo pronti ad un dialogo costruttivo per il bene di tutto il territorio che rappresentiamo”.