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stalking.jpgEnnesimo caso di stalking: la donna riesce a far arrestato il suo ex convivente a Matera. Importante ruolo del Protocollo “Eva”
Un 45 enne materano è stato arrestato e dovrà rispondere dei reati di maltrattamenti in famiglia e lesioni personali aggravate, dopo la denuncia della sua ex convivente, che subiva minacce, violenze fisiche e morali dal 2012, anno in cui era iniziata la relazione tra i due. La donna si è rivolta ai competenti uffici della locale Questura, perché vittima di continue vessazioni. In un caso la donna aveva, dapprima, sporto denuncia, e poi l’aveva revocata a seguito delle minacce subite. Nel corso delle indagini gli agenti di polizia hanno trovato riscontro alle dichiarazioni fatte dalla donna, difatti, nel 2018 gli agenti delle Volanti erano intervenuti più volte proprio per porre fine ai maltrattamenti. Determinante è stato l’utilizzo da parte della Polizia del Protocollo “EVA”, “esame delle violenze agite”, il quale consente di dare conto dell’intervento effettuato, anche nel caso in cui la vittima per paura di ritorsioni decida di non denunciare. Così facendo è stato possibile dare prova della reiterazione del reato, condizione indispensabile per poter configurare il reato di stalking e di maltrattamenti in famiglia. Il tema della violenza è sempre più parte integrante della cronaca quotidiana, in quanto, molto spesso, le condotte degli uomini mirano a svilire la donna, e limitarne l’individualità. L’affermazione di una cultura sessista è prima di ogni altra cosa un problema culturale, che lede i diritti fondamentali dell’essere umano, e si inserisce subdolamente in tutte le sfaccettature della vita, rafforzando gli stereotipi nelle relazioni tra i membri della società.
Antonella Domenica Gatto