animazione.gif

Paolo-Capone-Leader-UGL-a-Palermo-con-__Lavorare-per-vivere__.jpg

“La Regione Basilicata sul tema della sicurezza nei luoghi di lavoro è stata sempre assente non percependo mai la materia a garanzia dei lavoratori i quali, hanno dovuto pagare sulla pelle in caso di infortunio. In riferimento agli incidenti sul lavoro avvenuti in Italia si può solo dire con immenso e duro rammarico che, l’assenza di una efficace politica sulla sicurezza sul lavoro in questo Paese, porta a nefaste conseguenze. Per tanto l’Ugl supporta la giusta presa di posizione del consigliere regionale Giovanni Vizziello sull’analisi dei dati Inail relativi all’anno 2018”.

Lo afferma il segretario provinciale dell'Ugl di Matera, Pino Giordano per il quale, “alla politica e al consigliere Vizziello vogliamo rammentare che lo scorso primo maggio, il triste fenomeno delle ‘morti bianche’ è stato il tema scelto dal sindacato Ugl con l’iniziativa “Lavorare per vivere” tenutosi in Piazza Politeama a Palermo dove, sono state installate 1133 sagome in ricordo delle vittime sul lavoro nel 2018. Oltre alle 1029 sagome bianche, pari al numero di morti sul lavoro registrato nel 2017, aggiunte 104 sagome rosse, per sottolineare come il fenomeno sia cresciuto del 10% nel 2018. I dati Inail relativi all’anno 2018, collocano la provincia di Matera tra quelle a più alta incidenza di infortuni sul lavoro con esito mortale e di tumori sul totale delle malattie professionali denunciate. Si è stufi di una contabilità che certifica le disgrazie che colpiscono i lavoratori ed è indispensabile che questo stillicidio abbia fine poiché, la perdita di una vita umana crea un vuoto incolmabile che colpisce, straziando, l'esistenza di una famiglia e porta il disonore alla società. In un paese dove si lavora non più per migliorare la propria esistenza, ma per la sopravvivenza, è assolutamente inaccettabile morire sul posto di lavoro. Gli infortuni sono una piaga che affligge il nostro Paese, ma è inaudito che solo questo Governo si sta’ adoperando su politiche di prevenzione e la nuova governance regionale lucana, raccoglie una eredità pesante dei governi di centro sinistra che dobbiamo migliorare ed invertire al più presto, mediante opportune sinergie tra tutte le componenti cui spetta garantire lo svolgimento in sicurezza dell’attività lavorativa, perché, giustamente come sostiene Vizziello, la tutela della salute dei lavoratori è la vera cifra della civiltà. A conferma di quanto il tema della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro rimanga sempre assolutamente centrale nel nostro Paese – aggiunge Giordano -, anche per quest’anno, l’Ugl per focalizzare l’attenzione sull’immane tragedia che devasta il mondo del lavoro e le famiglie colpite da questi lutti, ritiene che quotidianamente debba essere forte la mobilizzazione di tutti nel parlare delle vittime sul lavoro. #LavorarePerVivere per sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema delle morti bianche. Per l’Ugl – conclude Giordano - servono subito maggiori risorse da destinare alla prevenzione ed alla sicurezza sui luoghi di lavoro. Basta morire di lavoro, una criticità rilevante che occorre sanare al più presto mediante opportuni investimenti in grado di incrementare la prevenzione degli incidenti sul lavoro. Dei dati Inail per le 107 province italiane oggetto di monitoraggio vede vergognosamente la provincia di Matera distinguersi in negativo con 4 infortuni con esito mortale ogni 1000 incidenti sul lavoro denunciati e soprattutto con il 16% di tumori sul totale delle malattie professionali denunciate (ottavo posto della classifica delle province con più elevato tasso di malattie professionali tumorali). Sono numeri imbarazzanti che devono far riflettere sulla necessità di un maggiore impegno istituzionale con il fine di contribuire ad una implementazione dei controlli sui luoghi di lavoro”. Giordano, inoltre, sottolinea “quanto sia importante informare tutti i lavoratori sui rischi nei quali possono incorrere sia nei cantieri edili che in altre realtà professionali. Infatti, si è spesso erroneamente indotti a sottovalutare questo aspetto, considerandolo un ‘ingombro’; in realtà, la considerazione di tutte le precauzioni da prendere prima di cimentarsi in ogni tipo di attività lavorativa rappresenta una parte integrante del processo produttivo”.