“Si accumulano ritardi e si penalizzano ancora una volta le famiglie con disabili gravissimi. Quali azioni saranno intraprese da questo Governo Regionale per evitare di accumularne altri e penalizzare ulteriormente le famiglie coinvolte? Questa volta le risorse nazionali ci sono, e da tempo, ma la burocrazia e la non programmazione la fanno da padrone. Eppure il “cambiamento” annunciato in campagna elettorale perenne doveva velocizzare, semplificare, accelerare, fare meglio di chi lo ha preceduto.”
Lo dichiara il Consigliere Regionale Luca Braia, Avanti Basilicata.
“Abbiamo presentato una interrogazione urgente - prosegue Braia - insieme ai consiglieri Polese, Pittella, Cifarelli e Trerotola, riguardo le motivazioni di tali ritardi, oggi non più procrastinabili, nella emissione del bando a favore delle famiglie lucane che vivono grandi difficoltà nella gestione di gravissimi casi di disabilità che necessitano di aiuti.
Le risorse ci sono, ma ormai appare evidente che si sia perso un anno intero dalla DGR dell’ottobre 2018 che ha reso disponibili 3,6 milioni di euro con i quali la Regione Basilicata intendeva sostenere, con 500 euro/mese per un anno intero, circa 600 famiglie. Riportare l’attenzione e chiedere cosa impedisce l’attuazione della misura, da diversi mesi, ci sembra un gesto di civiltà, oltre che di giustizia sociale.
Si tratta di una iniziativa della Regione Basilicata che non era sostitutiva ma aggiuntiva e complementare rispetto agli interventi del servizio sanitario e che intendeva sostenere i familiari e gli stessi pazienti che vivono una condizione di disabilità gravissima, riconoscendo il lavoro di assistenza domiciliare a persone, in prevalenza donne, che scelgono di restare accanto ai propri cari, spesso rinunciando a un impiego diverso e trascurando ambiti importanti della propria sfera personale.
Ad oggi non sembrano esserci le condizioni per far uscire il bando da approvare con DGR da parte di questa Giunta Regionale, essendo arrivati agli ultimi mesi del 2019 senza che si possa erogare il contributo nazionale dato dal “Riparto delle risorse finanziarie del Fondo nazionale per le non autosufficienze” per l’anno 2016 e 2017. La quota parte di 3.600.000 euro per interventi a favore di persone in condizione di disabilità gravissima, era stata già resa disponibile attraverso delibera regionale, ritenendo di attuare fino al 31/12/2020, in armonia con le misure regionali per i non autosufficienti già attive, un intervento sperimentale di grande spessore e valenza sociale.
I Comuni capofila degli Ambiti Socio-Territoriali - conclude Braia - avrebbero dovuto emanare, a seguito della DGR, gli avvisi pubblici per l’individuazione dei beneficiari da ammettere al contributo. Le lungaggini burocratiche hanno praticamente fermato tutto e vorremmo, noi consiglieri del Centro Sinistra, insieme ai cittadini lucani e alle cittadine lucane, comprendere perchè.”