Una Cava del Sole notturna, immersa nella suggestione che solo un posto come questo sa regalare ha ospitato le prime due repliche del nuovo spettacolo di Roberto Latini autore e attore della sua pièce. Un pubblico incuriosito dal lavoro di questo grande artista italiano contemporaneo ha prenotato il suo posto per assistere all’evento. In tanti sono arrivati anche da fuori Matera, in particolar modo dalla Puglia, per assistere al debutto di questo “Mangiafoco”, coproduzione Fondazione Matera Basilicata 2019, Piccolo Teatro di Milano – Teatro d'Europa, Compagnia Lombardi-Tiezzi, , Associazione Basilicata 1799 / Città delle 100 scale Festival in collaborazione con Consorzio Teatri Uniti di Basilicata.
Con Mangiafoco Latini prosegue la sua riflessione-conversazione sul teatro nel teatro, senza mai allontanarsi tropo dalla maniera pirandelliana. Mangiafoco, quindi, più di Pinocchio; l’interruzione di uno spettacolo più dello spettacolo stesso: questa la sospensione di tempo e azione, nella quale agiscono ed esplorano gli attori, gli stessi del Teatro comico. Il regista sceglie, di Collodi e della sua opera più famosa, che definisce un «manuale di italianità», i capitoli in cui Pinocchio, incuriosito dal Gran Teatro dei Burattini, vende l’abbecedario che tanti sacrifici era costato a Geppetto, per comprare il biglietto ed entrare a vedere lo spettacolo.
«Nel momento in cui Pinocchio fa la sua comparsa nel teatrino – spiega Latini – in palcoscenico Arlecchino e Pulcinella stanno bisticciando, come prevede la tradizione. Riconosciuto il loro “simile”, sospendono la recita per fargli festa, suscitando i malumori del pubblico. Ecco ciò che mi interessa, come punto di partenza, la situazione intorno alla quale vorrei stare: l’interrompersi di uno spettacolo e le sue reazioni, attraverso la fondamentale riflessione sull’attore, marionetta e burattinaio». Il racconto di Collodi prosegue con l’arrivo di Mangiafoco, le minacce di gettare ora uno ora l’altro burattino tra le fiamme, fino al definitivo “perdono” di Pinocchio, al quale regala addirittura cinque monete d’oro che il nostro eroe si farà soffiare dal Gatto e dalla Volpe…
«Ma lì siamo già in un’altra storia – continua Latini –. Con i miei attori, gli stessi con cui ho avuto il privilegio di lavorare per Il teatro comico, voglio esplorare gli spazi intorno alla trama e le sue sfumature. Come accadeva con Goldoni, siamo di nuovo dalle parti di Pirandello: voglio parlar di teatro attraverso il teatro. Poiché lo spettacolo nasce anche per Matera, in occasione delle celebrazioni del 2019, non potevo prescindere dalla tradizione italiana, da Pasolini o intorno al Leo de Berardinis di Novecento e Mille».
Dopo questo debutto materano Mangiafoco andrà in scena a Milano, al Teatro Studio Melato, con un mese di recite. Si comincia giovedì 28 novembre e si termina domenica 22 dicembre.
Venerdì 29 novembre, alle 17, al Chiostro Nina Vinchi (via Rovello 2 – M1 Cordusio) la compagnia incontrerà il pubblico per approfondire i temi dello spettacolo. (ingresso con prenotazione su www.piccoloteatro.org).
Mangiafoco
drammaturgia e regia Roberto Latini
luci Max Mugnai
musiche e suono Gianluca Misiti
costumi Gianluca Sbicca
con Elena Bucci, Roberto Latini, Marco Manchisi, Savino Paparella,
Stella Piccioni, Marco Sgrosso, Marco Vergani
coproduzione Fondazione Matera Basilicata 2019, Piccolo Teatro di Milano – Teatro d'Europa, Compagnia Lombardi-Tiezzi, , Associazione Basilicata 1799 / Città delle 100 scale Festival in collaborazione con Consorzio Teatri Uniti di Basilicata.
Foto di scena Masiar Pasquali