È stata raccapricciante e a tratti comica la seduta di consiglio regionale che ieri ha portato alla modifica della legge regionale n. 30/2014 sul gioco d’azzardo patologico (GAP). Ci teniamo subito a sottolineare che, a differenza di quanto riportato da qualche organo di stampa in maniera troppo azzardata, il M5S non ha fatto da stampella a nessuno.
Al contrario, nella guerra interna alla maggioranza abbiamo volutamente deciso di appoggiare gli emendamenti che intendevano almeno preservare lo spirito della legge originaria del 2014: quello di contrastare in ogni modo la brutta piaga del gioco d’azzardo patologico. Su questo la nostra linea è stata sempre nitida e chiara.
La legge regionale approvata nel 2014 non è mai stata applicata integralmente e chi doveva adeguarsi non lo ha fatto, salvo poi trovarsi una sponda in Zullino che ha fatto fuoco e fiamme per ‘salvare’ gli operatori non in regola. Ieri è arrivata una deroga che, per chi professa il cambiamento, puzza di vecchio e stantio. Il distanziometro è stato modulato in base al numero degli abitanti: le nuove autorizzazioni all’esercizio non vengono concesse nel caso di ubicazione delle attività in un raggio inferiore a 250 metri dai luoghi sensibili nei comuni con residenti fino a ventimila abitanti e a 350 metri in quelli con piú di ventimila abitanti, misurati per la distanza pedonale più breve su suolo pubblico. Sono salve le vecchie autorizzazioni che non rispettano il distanziometro e gli altri criteri elencati dalla legge.
Per fortuna è stato messo un freno al resto delle proposte di Zullino. Il consigliere leghista si era spinto addirittura ad inserire tra i membri dell’Osservatorio regionale sul GAP non meglio precisati “rappresentanti delle associazioni di gioco di stato”.
Tuttavia nel marasma di ieri, tra una rissa e l’altra, gli eroi della maggioranza hanno commesso un errore di non poco conto: i legislatori, presi dalla smania di derogare a tutti i costi, hanno dimenticato di modificare l’art.10 della legge attualmente in vigore che subordina il rinnovo delle autorizzazioni già esistenti al rispetto di quanto prescritto dalla legge. Ci aspettiamo sicuramente ulteriori capitoli di questa ridicola saga.
Prendiamo atto delle anime variegate della lega, partito che è capace di proporre visioni diametralmente opposte, ma tutte presumibilmente legittimate dal sacro cuore di Salvini. Ci preoccupa seriamente questa gara a chi vuol essere più leghista perché ne va di mezzo il futuro degli abitanti di questo territorio.
Anche se è stato segnato un punto a favore di chi lucra sull’azzardo, noi rimaniamo convinti e coerenti sulla nostra linea di contrasto assoluto a questa piaga.
Cari cittadini lucani, il gioco d’azzardo nuoce gravemente alla salute. Si vince solo smettendo!
Gianni Perrino Gianni Leggieri Carmela Carlucci
Movimento 5 Stelle Basilicata - Consiglio Regionale