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Il 50% dei positivi al nuovo coronavirus ha bisogno del ricovero ospedaliero. Lo sostiene l’ultimo Aggiornamento delle linee guida rilasciato dal Ministero della Salute, e indirizzato agli ospedali e alle strutture territoriali. Tutte le istituzioni devono aiutare, nella lotta al Covid-19.
Bisogna migliorare il percorso di distribuzione dei DPI (Dispositivi di Protezione Individuale) che lo Stato ha messo a disposizione del personale sanitario: nell’ultimo mese la Basilicata è stata fornita di circa 400mila mascherine. Adesso serve che in Regione non s’inceppi la distribuzione, e si garantisca a ogni medico la mascherina che gli è stata spedita da Roma.
In più, la Basilicata è una delle Regioni con il maggior numero di residenti anziani. Per questo deve potenziare l’assistenza domiciliare. È indispensabile che dia un supporto ai Comuni, logistico e finanziario, perché nascano quei servizi assistenziali specifici di cui tutti gli anziani hanno assoluto bisogno (p.e. consegna a domicilio di farmaci e alimenti). Una mano ai Sindaci è di certo più utile rispetto a una critica ingrata, infondata e generalizzata.
Né possiamo abbandonare i pazienti afflitti da altre gravi patologie, i più deboli in questa fase: devono cessare i ritardi e gli scaricabarili. Anche perché è chiesto a chiare lettere che in presenza di qualsiasi sintomo deve essere previsto il contatto sanitario.
La direzione della Regione è indispensabile. Pensiamo ai protocolli che vanno messi a punto e coordinati tra loro. Ma anche alla gestione per coorti, che va progettata per andare incontro a chi non può stare in isolamento domiciliare. E al contributo prezioso d’informazione e di supporto nelle operazioni di sequestri immobiliari per accogliere chi non può restare a casa sua.
Lo Stato lavora incessantemente per assicurare l’approvvigionamento di materiale sanitario, di presidi medico-chirurgici, di famaci, per garantire assistenza economica e alimentare a chi non può permettersi di stare senza stipendio, per diffondere informazioni e direttive precise ai cittadini e agli operatori sanitari. Ma la Regione non può restare inerte, sperando che sia qualcun altro a prendere provvedimenti: deve fare la sua parte e cooperare. E deve farlo adesso, prima che sia troppo tardi.
Abbiamo ascoltato accuse nei confronti dei medici e dei Sindaci. Certo, problemi se ne possono ravvisare in tanti sistemi. Però spetta alla Regione progettare e implementare le soluzioni a questi problemi. E additare colpevoli non è una soluzione, specie se li si sceglie tra i soli cittadini che si stanno prendendo carico della crisi sanitaria. Una pessima gestione dell’emergenza può condurre il sistema sanitario lucano al collasso: ora più che mai, Palazzo Verrastro deve rimboccarsi le maniche e contribuire alla lotta contro il virus. Non possiamo permetterci rimpianti e rimorsi.

Michele Fasanella

Coordinatore regionale
MGS Basilicata