La pandemia coronavirus che in questi mesi sta influenzando sia i nostri comportamenti che le nostre abitudini, pone una seria riflessione legata all'igiene urbana. Percorrendo le strade cittadine per i motivi strettamente necessari ammessi dai DPCM vigenti, è stato possibile riscontrare una notevole presenza di rifiuti abbandonati per strada, nello specifico D.P.I.(dispositivi di protezione individuale). Nonostante non abbiamo più, per fortuna, la presenza di volantini promozionali o imballaggi vari, apprendendo con molto piacere che molte attività commerciali hanno optato in questo periodo per la diffusione on line delle promozioni e ci auguriamo che anche superate le criticità legate al coronavirus, essi manterranno questa sana abitudine, aumenta la presenza di rifiuti potenzialmente pericolosi per l'ambiente e per la salute.
Difatti un altro tipo di rifiuto sta invadendo gli spazi pubblici: si tratta di guanti, mascherine e fazzolettini monouso che è sempre più frequente trovare per strada, in maniera direttamente proporzionale all'aumento delle possibilità di spostarsi dei cittadini all'interno del territorio.
Questo mal costume, purtroppo atavico, di molti soggetti che hanno cambiato solo “il cosa” abbandonare, è deleterio sotto diversi aspetti perché oltre ad inquinare, si tratta di rifiuti sintetici che alla prima pioggia, attraverso il reticolo idrografico minore, finiscono prima con l'intasare il sistema di scolo delle acque cittadino e poi ad alimentare l'enorme problema dell'inquinamento marino, è pericoloso in quanto aumenta la possibilità di contagio per le strade.
Plasmix, lattice, poliestere, polipropilene: una caterva di materiali "sporchi" che di frequente si trovano nelle fioriere, ai bordi delle strade e nelle aree verdi, veleni che finiranno col deturpare ancor più ed in modo irreversibile l'ecosistema. Quindi non si tratta solo di un problema legato alla sensibilità ambientale e quindi “ecologico” ma questi comportamenti incivili ed inaccettabili stanno creando nuove occasioni di contagio indiretto, perché quei rifiuti, speciali, potrebbero essere potenzialmente contaminati, pericolosi e quindi determinare fattori di rischio per la popolazione che da oltre due mesi sta rispettando le regole per scongiurare la diffusione del virus covid-19. Ricordiamo che sono rifiuto indifferenziato!
Sarebbe auspicabile una azione di sensibilizzazione dedicata, che favorisca la riduzione dell'abbandono di questi rifiuti tanto ora quanto nelle successive fasi quando, a causa del caldo, se ne farà un consumo maggiore.
Alla luce di questa pericolosa situazione, con lo spirito di collaborazione che ha sempre pervaso l’azione della nostra Associazione nei confronti delle amministrazioni, si chiede un immediato intervento finalizzato a porre fine a questo scempio.
Si chiede, quindi, di intervenire con un’azione di sensibilizzazione al problema passando dall’installazione di contenitori dedicati e facilmente riconoscibili, recanti le giuste informazioni per i cittadini e le buone pratiche da adottare circa l'uso e il conferimento dei dispositivi di protezione. Quantomeno nelle principali piazze ed aree verdi ovvero dove si manifesta in maniera più accentuata il fenomeno, è opportuno divulgare le buone pratiche, creando le condizioni necessarie per ridurre il verificarsi del fenomeno evidenziato. Questo consentirebbe ad ognuno, anche alle persone non del posto, di poter conferire detti dispositivi, anche altro, in modo sicuro per tutti. Ribadendo la totale disponibilità ad offrire, supporto tecnico per le soluzioni da adottare in tempi celeri e confidando nella pronta risposta dell’amministrazione comunale, auguriamo un sincero buon lavoro. L’occasione è opportuna per ricordare all’intera cittadinanza che c’è bisogno dell’aiuto di tutti perché solo insieme può funzionare. L’occasione è opportuna per ricordare all’intera cittadinanza che c’è bisogno dell’aiuto di tutti perché solo con l'impegno di ciascuno può potremo vivere in un mondo più pulito e in salute. In ogni caso, la migliore abitudine da adottare sarebbe sicuramente quella di togliersi guanti e mascherina una volta rientrati nel proprio domicilio, o comunque all'origine dello spostamento, lavandosi poi accuratamente le mani, senza eccessivi sprechi di acqua.
Legambiente Circolo di Pisticci