Desidero esprimere il più vivo compiacimento per la decisione assunta dalla Direttrice del Polo Museale della Regione Basilicata, Dott.ssa Marta Ragozzino, che nel predisporre il piano operativo della cosiddetta fase 2 ha inteso ripartire da tre luoghi simbolo della nostra regione.
Oltre al Museo nazionale d’arte medievale e moderna della Basilicata – Palazzo Lanfranchi di Matera ed al Parco Archeologico di Venosa, è stato riaperto anche il “nostro” Museo Archeologico Nazionale della Siritide.
Significativo è il fatto che il giorno della riapertura, 18 maggio, coincida con la Giornata Internazionale dei Musei, promossa dall’ICOM, che nell’edizione 2020 è dedicata al tema - Musei per l’eguaglianza: diversità e inclusione.
Il testo elaborato dallo stesso Consiglio internazionale dei musei (ICOM, appunto) con L’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE) dal titolo: “Cultura e sviluppo locale: massimizzare l’impatto. Una guida per le amministrazioni locali e i musei”, ci induce a proporre pertanto formale richiesta per il prolungamento della mostra “Le tavole di Eraclea, tra Taranto e Roma”, inaugurata in occasione del 50° anniversario della fondazione del museo.
Infatti, a mente del documento sopra menzionato, le amministrazioni locali, le comunità e musei devono definire insieme un’agenda di sviluppo che promuova un futuro più sostenibile.
Bisogna prendere atto che i Musei e i siti del patrimonio culturale sono fondamentali, oltre che nel promuovere conoscenza e il gusto del bello, nel riqualificare le economie locali, attirare visitatori e generare, quindi, economia.
In questo momento storico a dir poco eccezionale, tutti siamo chiamati a dover esprimere il massimo sforzo per dare vita ad una compiuta ripartenza della vita sociale, culturale ed economica.
Il prolungamento del periodo di permanenza della mostra rappresenterebbe tutto questo.
È evidente, infatti, che nel lungo periodo di chiusura dei musei nessuno ha potuto “godere” della mostra, non si è potuto dare corso alle numerose ed interessanti iniziative pensate in collaborazione con il Comune di Policoro.
Prolungare la permanenza potrebbe far attuare tutte le iniziative di cui innanzi e darebbe anche la possibilità di arricchire l’offerta culturale in un’ottica di attrattore turistico nell’imminente stagione estiva, con grande orgoglio dell’intera comunità.