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Schermata_2020-05-20_alle_11.19.40.jpgE’ arrivata come un fulmine a ciel sereno la sentenza di fallimento per la società che gestiva Marinagri, la città costruita sull’acqua, alla foce del fiume Agri, a Policoro, che sarebbe potuta essere un fiore all’occhiello per l’intera fascia del Metapontino, ma che, a causa di una gestione incapace di cogliere le opportunità che si erano presentate negli ultimi anni, ha preferito mandare in fumo sogni e speranze dei tanti, per proteggere l’orgoglio personale di un imprenditore, avido e rimasto incastonato nel passato, fino alla fine. E, la fine, come ogni cosa, è arrivata… Il tribunale fallimentare di Matera ha emesso la sentenza di fallimento della spa che ha costruito il complesso di Marinagri, su istanza presentata da Stinger SPV srl ( per 25 milioni di euro), EIT srl ed altri creditori. Anche l’erario vanta crediti per 6.4 milioni di euro dalla società costruttrice. La sentenza è stata dichiarata immediatamente esecutiva.
Il sindaco Mascia ha dichiarato:”Si tratta di un duro colpo per Policoro… Sono del parere che Policoro è Marinagri e Marinagri è Policoro”.

Chi pagherà il debito della società verso il comune? Quale sarà il futuro della struttura e di tutta l'area di Marinagri? Il debito della società ammonta a circa 30 milioni di euro, quanto il bilancio annuale del comune di Policoro...Un'amministrazione "matta" potrebbe pensare di rilevare questa struttura e renderla comunale? Quale visione abbiamo del nostro futuro turistico-economico?

Nicola Decio Dimatteo