“Matera, da vergogna d’Italia a Capitale Europea della Cultura 2019 e punto di riferimento e di partenza per moltissimi altri borghi storici italiani. Al fine di non disperdere, a causa dell’emergenza Covid-19, l’importante patrimonio culturale e turistico, ho presentato un emendamento al Dl Rilancio che andrebbe a rifinanziare negli anni 2020 e 2021, per un ammontare di 10 milioni di euro all’anno, il programma supportato per l’anno da Capitale”. Così Gianluca Rospi, Deputato e Presidente della componente Popolo Protagonista.
“La cultura, in Italia, è il fulcro delle nostre origini, dobbiamo pertanto valorizzarla e tutelarla. Non possiamo e non dobbiamo tornare indietro, occorre piuttosto – aggiunge l’On. Rospi – guardare avanti, partendo da ciò che fino ad ora abbiamo raggiunto. Guardando appunto alla mia città ed alla mia regione, si è trattato di un risultato straordinario: una Matera protagonista di una meravigliosa storia di riscatto, in grado di farsi apprezzare in tutto il mondo e di far registrare una crescita esponenziale in termini turistici ed ovviamente occupazionali. L’emendamento presentato, che contempla quello che reputo il giusto finanziamento per una comunità, la quale tanto si è adoperata in termini culturali per dare ulteriore slancio all’intero stivale, mira a mantenere alta l’attenzione sulla Città dei Sassi e, di conseguenza, sulla Basilicata tutta, così da non disperdere tutti i progressi che, con fatica, si è riusciti a raggiungere. Il territorio, unico nel suo genere e dalle molteplici peculiarità, culturali, naturali, storiche, ambientali e paesaggistiche, reclama un minimo di sostegno: è il momento della ripartenza dopo un periodo, non ancora superato, di incertezze e di necessità ed è fondamentale riprendere alcuni valori, puntando a riscoprire importanti positività. Solo garantendo il giusto supporto, dando la possibilità di progettare insieme, unendo così risorse territoriali e competenze personali, si darà davvero – conclude il parlamentare Gianluca Rospi – una accelerata alla crescita sociale, senza dimenticare l’educazione delle generazioni future alle quali, la politica, ha il dovere morale di guardare per creare le adeguate condizioni per una migliore qualità della vita.”