La stragrande maggioranza dei comuni tiene consigli comunali da “remoto” al fine di limitare le possibilità di contagio da Covid-19, il Comune di Bernalda non si adegua alle disposizioni del D. L. 17/03/20 n. 18 art. 73 comma 1, poi convertito con legge 24/04/20 n. 27 e convoca i consigli in presenza e non prevede il sistema “misto”.
A tal proposito, il 9 ottobre 2020 ho inviato una pec al Presidente del consiglio comunale di Bernalda, Saverio Sarubbo, per chiedere di attuare, così come previsto dalla normativa vigente, la modalità di partecipazione in streaming o da remoto alla seduta consiliare del 13 ottobre. Il Presidente del consiglio e il segretario comunale hanno rimandato l’utilizzo di tale modalità, eventualmente, al prossimo consiglio comunale. Mi chiedo perché pur essendo vigente tale normativa, l’amministrazione non abbia provveduto a mettere in campo le azioni necessarie per permettere ai consiglieri impossibilitati a presenziare e poter comunque partecipare al consiglio in modo alternativo? Perché dal 17 marzo non è stato recepito il D. L. nella parte in cui stabiliva la possibilità per i consigli comunali di riunirsi in videoconferenza? Perché ai consiglieri è stata negata la possibilità di poter valutare se partecipare in “remoto”?
Di chi è la colpa di tutta questa inerzia? Oltretutto mi preme fare luce su alcune inesattezze espresse dai consiglieri Sarubbo e Lombardi nella seduta consiliare di ieri: non è assolutamente corretto sostenere che le modalità in videoconferenza erano ammesse solo durante il periodo di lockdown e non è vero che, ad oggi, non è possibile organizzare una seduta consiliare con il sistema “misto”: ovvero sia in presenza in sala consiliare (con votazione ad alzata di mano) sia in collegamento web (per gli assenti giustificati e quindi con voto nominale).
In un clima di confronto costruttivo, invito l’amministrazione guidata dal sindaco Tataranno a valutare concretamente la possibilità di convocare i consigli comunali in streaming e/o adottare il sistema “misto”, così come avviene a Modena, a Lecce e in tanti altri comuni d’Italia.
Visto il protrarsi dello stato di emergenza al 31 gennaio 2021, considerato l’aumento dei contagi, anche in Basilicata, e le misure messe in atto dal Governo per il contenimento e la gestione dell’emergenza epidemiologica, preso atto delle disposizioni del legislatore in materia di organi collegiali, mi auguro che l’amministrazione, in tempi stretti, si attivi per mettere in campo questo importante strumento di partecipazione e di semplificazione amministrativa, quantomeno per stare al passo con i tempi.
Roberta Caroli, consigliere comunale