Tra i circa centomila giovanissimi anche un folto numero proveniente dalle diocesi lucane, alla Veglia con il Papa. I giovanissimi, accompagnati da sacerdoti, catechisti e operatori pastorali, sono stati incoraggiati ad andare avanti nella vita senza perdere il "fiuto della Verità"! Il Papa cita “Maria, adolescente come voi quando ha detto il suo sì a Dio, ripetete il vostro " Eccomi". Così, parlando a braccio a centomila giovani presenti, il Papa, rinfrancato anche nel suo corpo visivamente provato, ha dato appuntamento ai giovani e ai vescovi in Piazza San Pietro. Ha ascoltato le loro testimonianze, ha dedicato un tempo alla preghiera, consacrando la vita dei ragazzi alla Vergine, il loro futuro, le prove della vita e gli educatori che non si perdono d’animo e raccontano con la loro vita l’esperienza di una fede che aiuta e sostiene sempre nella vita. Il papa li ha incoraggiati a non avere timore della vita, anzi a donarla illuminando le paure con l'aiuto di chi ci sta accanto. Oltre un’ora di dialogo e preghiere, in un format semplice e coinvolgente, canti, esperienze e testimonianze di vita. Riflessioni tutte a partire dal Vangelo di Giovanni 21, 1-19, con una contestualizzazione della pericope e con una semplice e diretta esegesi spirituale e facilmente applicabile alla vita di ogni giorno. Come i discepoli intorno a Gesù in quella notte sul lago di Tiberiade, così gli adolescenti sono intorno al Papa oggi per rinnovare il loro “sì” a Dio. Piazza san Pietro colma di giovani, era proprio quanto gli occhi desideravano vedere. E’ nei ricordi di tutti, la processione solitaria di un Papa Francesco che pregava ai piedi del crocifisso, nel marzo del 2020. Un Lunedì dell’Angelo, che con il pellegrinaggio dei giovani dalle diocesi italiane in una Piazza San Pietro traboccante ha restituito entusiasmo, desiderio di ricominciare a vivere la vita come solo i giovani sanno fare. I ricordi indelebili dei due anni vissuti in preda alla pandemia sono come appesantiti ora dagli orrori che arrivano dall'Ucraina in guerra. Lo afferma lo stesso Papa: “Sono passati due anni con la piazza vuota", una "piazza che ha sofferto il digiuno" e ora è piena di gioia, anche se purtroppo - avverte - “dense nubi" oscurano ancora il "nostro tempo”. E' il "buio che fa paura a tutti”, la “guerra tremenda” di cui "pagano il prezzo più alto" molti "vostri coetanei” la cui stessa esistenza è compromessa e i sogni "sono calpestati". In tanti, aggiunge, attendono ancora "la luce della Pasqua".
Carmela Romano