Sabato 23 aprile, al Cineteatro Bellocchio, si conclude la rassegna teatrale “A Mimì”
Teatro Mio in scena a Ferrandina
con la commedia “Chi non muore si rivede”
Sabato 23 aprile, ore 21.00, si conclude la Rassegna teatrale “A Mimì” con la commedia, in due atti, di Bruno Alvino "Chi non Muore si Rivede". In scena la compagnia stabile Teatro Mio di Vico Equense (Na).
Ambientata in una sala d'attesa di una piccola stazione ferroviaria abbandonata. La sala è abitata da un uomo, Cicerone, che non volendo più interagire con la società si è ritirato a “vita privata”, lontano, ma non troppo, dai luoghi di origine. Vive un’esistenza di solitudine o quasi. Gli fa compagnia il giovane Paride, disoccupato, che vive vendendo accendini, penne, fazzoletti e qualsiasi altra merce tipica dei venditori di strada “made in Naples”. Non sa nulla di Cicerone, che nella sua prima vita è stato insegnante di filosofia e che oggi vive riparando oggetti vecchi – ferri da stiro, radioline, vasi - che Paride stesso gli procura. Una sera d'autunno il destino porta a questa dimora cinque personaggi: la signora Diana, suo padre don Gaetano, il suonatore di banda Guglielmo Perla e sua sorella Letizia. L’incontro casuale svelerà il motivo della scomparsa di Cicerone dalla vita pubblica e darà un senso alla sua attesa durata ben 35 anni... “Chi non muore si rivede - spiega l’autore Bruno Alvino - è una commedia, apparentemente brillante, che nasconde nella sua struttura drammaturgica uno dei più spinosi argomenti sull’umanità: la verità! Ma quella intima, la più segreta, che scaturisce da un bisogno morale e non da costrizione alcuna. I personaggi quindi vivono e interagiscono continuamente ai confini tra grottesco e drammatico, tra realtà e apparenza. Il meccanismo comico, non è mai fine a sé stesso, ma generato solo dai caratteri dei personaggi che si incontrano e si scontrano su un tema e all’interno di una vicenda per niente umoristica. La capacità attoriale e la scena, insieme ad una regia semplice ma attenta rende lo spettacolo semplice, piacevole e comprensibile, mai banale e sempre interessante”.
L’ingresso è gratuito.