Nel caldo pomeriggio di lunedì 12 settembre, gli insegnanti di religione cattolica (IRC) della Diocesi di Tursi Lagonegro si ritrovano nel Salone dell’Ostello della Gioventù di Chiaromonte. E’ appena iniziato un nuovo anno scolastico. Nuovo in tutti i sensi. Il Covid finalmente offre una tregua. Giù le mascherine e in vista i volti sorridenti di uomini e donne che insegnano Religione Cattolica nelle Scuole di ogni Ordine e Grado presenti nella geografia territoriale In cui vive e si realizza la Diocesi. S. E. Mons. Vincenzo Orofino, Vescovo della Diocesi, affiancato dal Direttore dell’Ufficio Scuola della Diocesi, Prof. Luca Conte, ribadisce la stima della Chiesa verso i Docenti di Religione e ne assicura anche l’affiancamento spirituale, culturale ma anche didattico e professionale. Il Direttore ribadisce che la responsabilità degli IRC è rendere presente nel mondo della scuola la Chiesa su incarico del Vescovo. “L’insegnamento religioso scolastico fa presente il Vangelo nel processo personale di assimilazione, sistematica e critica, della cultura”. Nel contesto attuale, “in molti casi esso rappresenta per gli studenti un’occasione unica di contatto con il messaggio della fede, che si fa cultura in un territorio in cui il Cristianesimo ha radici profonde”. Dall’intervento del vescovo emerge un’immagine del docente di Religione che risponde con la sua professionalità ed impegno al diritto dei genitori e degli studenti di ricevere una formazione integrale, giacché “il fattore religioso è una dimensione dell’esistenza e non può essere trascurato in un contesto, quale è la scuola, che si propone lo sviluppo armonico della personalità.” In questo senso, l’insegnamento della religione cattolica, ha una grande valenza educativa necessario allo sviluppo della nostra società. Nelle scuole in cui è presente la Diocesi, da quando è stata data l’opportunità di scelta ai genitori, più dell’98% ha aderito all’insegnamento della religione cattolica. “Come disciplina scolastica l’insegnamento della religione cattolica presenta la stessa esigenza di sistematicità e rigore delle altre discipline. Rispetto alle altre discipline, l’insegnamento della religione cattolica è chiamato a maturare la disposizione ad un dialogo rispettoso e aperto, specialmente in questo tempo in cui le posizioni si inaspriscono facilmente fino a sfociare in violenti scontri ideologici”. Il Vescovo, ribadendo l’importanza della disciplina che il collegio degli IDR insegna, ha ribadito anche “perché l’insegnamento scolastico della religione cattolico sia fruttuoso, è fondamentale che i docenti siano capaci di mettere in correlazione fede e cultura. […] L’insegnamento del docente è squisitamente educativo, orientato alla maturazione umana degli allievi. È richiesto che gli insegnanti siano credenti e impegnati in una personale crescita di fede, inseriti in una comunità cristiana e desiderosi di dare ragione della propria fede anche attraverso le proprie competenze professionali.” Tre saranno i gesti che vedranno coinvolti gli IDR nel corso dell’anno scolastico: questo di inizio anno scolastico, utile a ringraziare alcuni docenti che dallo scorso anno sono in quiescienza e di presentare i sei professori che dallo scorso anno sono entrati di ruolo con il superamento del concorso del 2004, grazie allo scorrimento della graduatoria. Il secondo incontro, avverrà all’apertura del Tempo Liturgico dell’Avvento e un terzo incontro prima della Pasqua. Mentre, chiuderà l’anno scolastico un pellegrinaggio diocesano in Terra Santa, ove potrà unirsi chiunque desideri vivere un’esperienza significativa sulle orme di Gesù. Il Vescovo al termine del suo intervento ha augurato agli insegnanti un buon anno scolastico e al contempo di essere felici e di raccontare con la propria gioia la bellezza di una vita che diventa condivisione di un fatto eccezionale, vissuto e testimoniato nelle varie circostanze della vita. Il prof Conte ha proseguito l’incontro ringraziando gli IRC per il lavoro svolto durante questi anni di restrizioni e di lezioni on-line. Ha ricordato inoltre che l’esistenza di ognuno di noi è una continua conversione, è una strada che dura tutta la vita. Il Direttore ha donato al Vescovo una Croce proveniente dalla Terra Santa. Il Vescovo ha così commentato dinanzi al dono ricevuto: “La croce indica un amore grande, senza confini. Un amore di cui fanno esperienza gli innamorati. Ecco, io vi amo come indica questa Croce: senza limiti di confini”. L’incontro si è concluso dopo che il Vescovo ha conferito una targa-ricordo ai docenti andati in pensione e una pergamena ai docenti entrati di ruolo quest’anno e dopo un momento ricco di convivialità e di fraternità ritrovata in presenza dopo questi due ultimi anni di limitazioni e prescrizioni.
Carmela Romano