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“Cosa resterà della gestione della sanità del Ministro Roberto Speranza? Tanti slogan e pochissimi fatti. Lo dimostrano un fiume di milioni di euro, frutto del Pnrr, persi in rivoli di inutilità. È stato il degno successore di chi già aveva smontato e portato verso il baratro il SSN in ossequio a tagli indiscriminati su un diritto, quello alla salute, certificato anche dalla Costituzione” dichiara il Segretario Nazionale della UGL Salute Gianluca Giuliano. “Chi gli succederà è atteso da un compito che ha bisogno di scelte rivoluzionarie per un’autentica rifondazione che sia figlia non di slogan vuoti ma di fatti concreti. Chiediamo di sbloccare definitivamente il turn over, superando i vincoli dei tetti di spesa. Questo per consentire di assumere nuovi operatori sanitari, utili a puntellare la base del nuovo sistema, a patto che tutto ciò avvenga con contratti a tempo indeterminato che contengano garanzie economiche e giuridiche. La grande sfida sarà quella di rendere nuovamente appetibili tutte le professioni sanitarie perché le nuove generazioni ritrovino l’entusiasmo per lavori che stanno perdendo gradimento. Basti pensare che ai test di ammissione al Corso di Laurea in infermieristica per il 2022-2023 si è registrato un calo del 9%. Sarà importantissimo investire nella formazione per un aggiornamento professionale costante. Tante altre le proposte che cavalchiamo e continueremo a portare sui tavoli di chi dovrà decidere:dalla riforma del sistema dell’emergenza urgenza, che consenta l’uscita dal limbo giudico e contrattuale dell’autista soccorritore, alla valorizzazione dei ricercatori, una categoria che, come tante altre, è in lotta per il riconoscimento di una dignità professionale oggi negata. Aspettiamo di capire come si vorrà porre rimedio allo tsunami che ha ridotto in briciole il SSN dichiarandoci pronti al confronto ma allo stesso tempo decisi a far sentire la nostra voce in difesa dei diritti degli operatori e per una autentica e solida rifondazione della sanità” conclude Giuliano