Da come è stato impostato il bonus gas ci sembra solo propaganda sul “gas gratis", in una regione che non fa bene i conti circa l’impatto ambientale e sanitario, ma anche su quelli di natura economica delle trivellazioni ed estrazioni degli idrocarburi. Alla luce della procedura attivata dalla Regione Basilicata sul bonus gas, c'è da chiedersi se la Regione voglia davvero erogarlo a tutti i lucani, visto che i tempi rischiano di diventare biblici, alla luce della "farraginosa" procedura messa in piedi dalla Regione. Mentre i cittadini hanno solo 5 giorni di tempo per fare la domanda ad essere tra i più penalizzati ci saranno i numerosi anziani che vivono in regione, sui comuni graverà un lavoro gravoso e dai tempi lunghissimi, dovendo esaminare montagne di carte che perverranno agli uffici comunali dotati di scarso personale, con il rischio di ritardare l'erogazione del bonus ai Lucani. Altro che ripopolamento e transizione ecologica!
Bastava applicare lo "sconto del gas" direttamente su tutte le bollette del gas ai residenti in Basilicata, chiedendo alle società di gestione delle forniture del gas domestico e per riscaldamento di applicare lo sconto regionale sulla bolletta. Oppure, ancora meglio, la Regione avrebbe potuto far accreditare tramite Agenzia delle Entrate la somma del bonus in denaro direttamente al nucleo familiare con residenza e domicilio fiscale in Basilicata, a prescindere se allacciati o meno alla rete del gas (attuando un principio di equità sociale), applicando la stessa velocità con cui si impone invece ad ogni cittadino di pagare i servizi e le tasse alle scadenze indicate in bolletta. O è forse chiedere troppo alle Istituzioni Pubbliche di una Regione e di uno Stato?
NO SCORIE-MEDITERRANEO NO TRIV