Quello appena trascorso è stato uno dei fine settimana più caotici della vita politico-amministrativa della nostra regione. Il terremoto giudiziario ha mandato completamente fuori fase quel briciolo di attività amministrativa che la giunta Bardi stava tentando di portare avanti tra i capricci mai sopiti della sua maggioranza.
Così, per tentare di distogliere l’attenzione dallo scandalo che interessa ⅔ della giunta regionale, Bardi ha deciso di lanciare la fase esecutiva del cosiddetto “bonus gas”, facendolo nel peggior dei modi possibili e senza coordinamento alcuno con le amministrazioni locali.
Una fantomatica autocertificazione che ha messo a soqquadro mezza regione, visti i tempi strettissimi per la presentazione e per le modalità non proprio agevoli per una popolazione composta perlopiù da persone anziane. Comprensibile la reazione dei sindaci che si sono visti spiazzati e impreparati ad affrontare un numero di istanze così grande in così poco tempo. Meno comprensibile il gioco a spaccare di certi consiglieri di maggioranza che hanno cominciato a seminare zizzania nei confronti di quegli amministratori locali che giustamente hanno sottolineato le forti criticità di questa sciagurata operazione.
Il delirio di Bardi e del suo improponibile carrozzone si è concluso nella serata di domenica quando un comunicato ufficiale della Regione ha annunciato il rinvio delle operazioni per l’ottenimento del bonus e maggiori chiarimenti in merito allo stesso.
Come è ben evidente, ci troviamo di fronte ad un esecutivo in completo stato confusionale: non è venuta solo meno l’agibilità politica, ma anche quella amministrativa. Un’amministrazione allo sbaraglio che non è nemmeno capace di comunicare con il territorio e che non rispetta i canoni minimi della comunicazione istituzionale, invocando unilateralmente il principio di leale collaborazione, senza neppure avere il garbo di avvisare per tempo i primi cittadini dell'intera regione. Bardi, nel suo capolavoro di insipienza e superficialità ha demandato la pubblicazione delle faq del bonus gas ad un canale telegram che, tra le tante, si occupa anche di sbeffeggiare gli amministratori locali che si permettono di muovere osservazioni. Roba da dilettanti allo sbaraglio!
Non è semplice mandare in tilt una intera regione, ma Bardi assieme ai suoi “fenomeni” ci è riuscito perfettamente. Crediamo che la misura sia davvero colma e che i cittadini lucani meritino maggior rispetto da parte di questa classe politica.
Il M5S è pronto a sfiduciare Bardi per mettere fine a questa disastrosa esperienza di governo. Per poter discutere la sfiducia in Consiglio, servono cinque firme; ci auguriamo che altri consiglieri si rendano conto che non è possibile andare avanti in questo modo. Il cambiamento tanto decantato dal centrodestra lucano si è, ahinoi, materializzato nel prolungamento dell’incubo partito con la “Sanitopoli” lucana del 2017.
Gianni Perrino
Gianni Leggieri
Carmela Carlucci
Movimento 5 Stelle Basilicata - Consiglio Regional