Dopo i manager e i candidati venuti da fuori, Meloni cancella la Basilicata dal suo governo. La destra dimostra ancora una volta di non aver alcun interesse a difendere la nostra terra.
“L'assenza di lucani nei ruoli chiave del governo di Giorgia Meloni, un fatto politico molto significativo e di cui gli elettori dovranno tenere conto, rischia di far retrocedere la nostra Basilicata nei bassifondi delle classifiche”. Così dichiara il segretario regionale di Azione, Donato Pessolano.
“Coerentemente con il governo Bardi – continua Pessolano - che ha tagliato fuori le nostre eccellenze e i migliori manager lucani della PA per fare posto a campani che non si stanno affatto dimostrando migliori dei lucani e che non hanno certo a cuore il destino della Basilicata, così Meloni ha deciso di cancellare la Basilicata dal suo governo. Non tocca a noi dirlo ma di profili esperti nel centrodestra lucano, in grado di assumere una responsabilità di governo, ce ne sono ma evidentemente per Meloni la nostra regione non merita di sedere ai tavoli delle decisioni più importanti”.
“Dopo le passeggiate lucane dei turisti della democrazia – conclude il leader lucano di Azione - divenuti parlamentari non ci voleva proprio quest'altra offesa per i nostri territori e la nostra gente. Che peso avrà la Basilicata nell'agenda Meloni? Che rilevanza nazionale avranno i temi dello sviluppo che riguardano la nostra regione? Chi si occuperà seriamente di Stellantis e di gas? Forse pensano davvero che la logica dei bonus possa bastare per frenare la crescita della povertà e lo spopolamento? Eppure questa è terra di energia e acqua, di automotive e di export, di agricoltura e innovazione tecnologica, di capitale umano e paesaggistico; la stessa che ha dato all'Italia, grazie a Matera, l'onore di essere al centro del mondo e di diventare nuovo modello di sviluppo culturale e sociale”.