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L’associazione Tursi Digital Nomads, presieduta da Salvatore Gulfo, già insignito del Premio Rabatana nell’agosto scorso, è stata scelta dalla Fondazione Matera 2019 per il bando internazionale "Euro-Mediterranean co-creation residency programme (In memory of David Sassoli)".
Il bando, che prevede tre settimane di residenza artistica in Basilicata per quattro europei (individuali o collettivi) dislocati in vari comuni della nostra regione, ha visto pervenire 70 candidature da cui sono stati selezionati i progetti che coinvolgeranno i comuni di Tursi, Stigliano, Rionero e Forenza.
I creativi europei che risiederanno, lavoreranno e si interfacceranno con la realtà tursitana, fanno parte dell’ambito collettivo “Happy Place - Basilicata Calling”, un legame personale con l'Italia rurale.
Il nome “Basilicata Calling” ha due significati: letteralmente, vedere una chiamata in arrivo, che ricorda come le generazioni più anziane stessero aspettando che rimanessimo in contatto dopo che ci siamo trasferiti; e in senso figurato, sperimentare un forte impulso a un particolare stile di vita – come una “vocazione” – che riflette il desiderio di connettersi con il valore del nostro patrimonio culturale materiale e immateriale. In queste tre settimane i ragazzi presenti nella nostra città vogliano portare il patrimonio culturale di Tursi e della Basilicata all'estero con una serie di videochiamate. Il progetto apre un percorso digitale per i telelavoratori europei e gli expat italiani per confrontarsi con il patrimonio culturale dell'Italia rurale incontrando e interagendo direttamente con i suoi cittadini. All'interno della comunità locale si innesca così un processo creativo e partecipativo di narrazione e condivisione della conoscenza, in cui i giovani presentatori o "abilitatori" utilizzano la tecnologia per interagire con esperti e aiutare a trasmettere le loro conoscenze a un pubblico internazionale.
In queste tre settimane dunque, oltre a visitare e conoscere meglio la nostra storia, le nostre tradizioni, la nostra cultura e le nostre eccellenze, si creeranno una serie di incontri e scambi tra i vari gruppi residenti negli altri comuni lucani per proseguire quanto di buono era stato avviato con Matera 2019 prima della pandemia da Covid.
Soddisfatto il presidente dell’associazione Salvatore Gulfo: “Essere stati coinvolti dalla Fondazione Matera 2019 in questo progetto internazionale di residenze artistiche e creative non può che inorgoglirci dopo l’ottimo lavoro svolto questa estate con la presenza stabile per circa un mese di circa trenta ragazzi provenienti da tutto il mondo che hanno scelto Tursi e il suo centro storico per lavorare, vivere e condividere.
Continuiamo a credere che Tursi può e deve essere valorizzata in ogni dove e se il nostro impegno serve per centrare questi obiettivi, non possiamo che esserne orgogliosi e stimolati a proseguire il percorso intrapreso dalla nostra associazione nata poco più di un anno fa con l’obiettivo di favorire gli smartworker e tutti coloro che credono e vogliono tornare a ripopolare i nostri meravigliosi borghi.”
Il Sindaco Cosma dichiara: “Tursi Digital Nomads si conferma una delle associazioni più attive ed importanti nella promozione della nostra meravigliosa città attraverso l’accoglimento di tanti giovani lavoratori, artisti e creativi. Grazie alla Fondazione Matera 2019 e a Giovanni Oliva, amico fraterno e nostro concittadino onorario, Tursi continua a rivestire un ruolo importante nell’ambito della promozione turistica rafforzata grazie alla Capitale Europea della Cultura 2019.
La nostra città è meta ideale per le residenze artistiche.
Si ricordi il simposio d’arte intrapreso qualche anno fa con la Bulgaria grazie alla nostra concittadina Filomena D’Ambrosio.
Ecco, un ringraziamento particolare lo rivolgo proprio a ragazzi come Salvatore e Filomena che giustamente sono stati insigniti del prestigioso riconoscimento del Premio Rabatana, e che continuano a dimostrare come non ci si stanca mai di voler bene e di promuovere la propria terra con l’augurio che ci siano tanti altri che vogliano seguire il loro esempio per rendere Tursi uno dei borghi più conosciuti nel mondo grazie alle sue tante ricchezze.
Anche se, le ricchezze più grandi che possiede la nostra città non sono visibili agli occhi ma al cuore di chi giunge qui e sono l’ospitalità e l’accoglienza unica che sappiamo donare a chiunque.”