Sono senza retribuzione dal mese di luglio gli otto dipendenti della Slem, ditta che gestisce il servizio di ristorazione nei presidi ospedalieri di Lauria e Maratea per conto dell’Asp. Lo fa sapere la Fisascat Cisl Basilicata che ha proclamato lo stato di agitazione del personale impiegato nei due presidi e chiesto la convocazione di un tavolo di conciliazione in Prefettura. A nulla è valsa la diffida inviata all’azienda lo scorso 10 novembre con la richiesta di saldare le mensilità mancati di luglio, agosto, settembre e ottobre dell’anno in corso. Intanto, la situazione economica delle otto famiglie si è fatta davvero pesante, anche alla luce dei forti rincari dei prezzi energetici e dei beni di prima necessità. Per la segretaria generale Emanuela Sardone «non avere alcuna entrata economica da luglio significa non poter più fare fronte alle spese minime per vivere. È utile ricordare all’azienda che il diritto di percepire la giusta retribuzione per il lavoro svolto non è ad appannaggio della discrezionalità del datore di lavoro ma è sancito direttamente dalla Costituzione. La stessa Asp, in qualità di committente, deve assumersi le proprie responsabilità intimando alla ditta appaltatrice del servizio il rispetto dei contratti e, nel caso, intervenire subentrando nel pagamento delle spettanze arretrate». Ora la palla passa al Prefetto di Potenza per un primo tentativo di conciliazione e raffreddamento della vertenza.