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Policoro è stata una citta Medievale, Il suo nome risale all’anno 1038 quando monaci Basiliani dall’entroterra giunsero sulla costa e costruirono il loro cenobio dal quale si sviluppò la citta di Heraclea. Questo e tanto altro nel racconto del Professor Carmelo Rogolino, membro della Consulta della Cultura della nostra citta, il quale, con tutta la passione che lo contraddistingue, ci ha illuminati sulla scelta dei nomi che sono stati dati alle nuove vie cittadine, dal Medioevo quindi, ricordando Albereda, Drogone, Tommaso Stendardo per passare poi ai giornalisti e scrittori che hanno raccontato la nostra storia, Vincenzo Cuoco, Vito Fiorellini, Prospero Rondinelli e il nostro compianto Nicola Buccolo caro a tutti noi, per poi ricordare anche i filosofi che hanno contribuito alla nascita ed alla crescita di Heraclea, come Archita, Clinia, Filolao, e dulcis in fundo, una via intitolata anche alle Tavole di Heraclea, perche costituiscono il piu importante documento iscritto della Magna Grecia
Le zone interessate sono:

PROLUNGAMENTO DI VIA “SIRIS”

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 A. VIA SIRIS Strada di prolungamento che inizia dall’attuale via Siris, e precisamente all’incrocio con via San Gottardo, e prosegue rettilinea attraversando i seguenti comparti edilizi: Piano di recupero Iazzo-Ricino, D11, D12/1.

 

COMPARTO EDILIZIO “C2/1”

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A. Via FILOLAO Strada rettilinea con inizio da via Agrigento e termine su via Rotondella;

B. Via CLINIA Strada con una curva con inizio da via Agrigento e termine sulla strada A;

C. Via ARCHITA Strada rettilinea con inizio da via Agrigento e termine su via Rotondella. 

D. Via TAVOLE DI ERACLEA Strada rettilinea con inizio da via Agrigento e termine con il limite del comparto C3/1.

COMPARTO EDILIZIO “C1/7”

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A . Via VITO FIORELLINI Strada rettilinea con inizio dalla nuova strada D a confine con il comparto edilizio C1/6 e termine con via San Pio da Pietrelcina;

B. Via PROSPERO RONDINELLI Strada rettilinea con inizio dalla nuova strada D a confine con il comparto edilizio C1/6 e termine con via San Pio da Pietrelcina; 

C. Via VINCENZO CUOCO Strada rettilinea con inizio dalla strada A e termine sulla strada B;

D. Via NICOLA BUCCOLO Strada rettilinea con inizio da via Massimo D’Azeglio e termine con via Martiri di Nassiriya.

COMPARTO EDILIZIO “C1/5”

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A. Via DROGONE Strada rettilinea con inizio da via Massimo D’Azeglio e termine con via Martiri di Nassiriya;

B. Via ALBEREDA Strada rettilinea con inizio da via Massimo D’Azeglio e termine con una curva con via Salerno; 

C. Via TOMMASO STENDARDO Strada a forma di C squadrata con inizio dalla strada B e termine sulla strada A;


 

Di seguito riportiamo tutti i nomi e le motivazioni per cui sono stati scelti.

Albereda
Aubrée de Clermont - signora di Policoro (XI - XII secolo)
MOTIVAZIONE:
Durante gli anni vissuti con Ruggero di Pomareda e, successivamente, con Riccardo Senescalco, Albereda mostra sensibilità e attenzione per Policoro:
# Migliora il castrum, aumentandone la popolazione attiva e produttiva.
# Completa la costruzione del ponte di legno - iniziata dal marito Ruggero di Pomareda
- sul fiume Agri nell’ area “ La Scafa ” .

# Affida chiese e casali presenti sul territorio a monasteri e abbazie, garantendo vitalità,
economia, lavoro, produttività ed assistenza religiosa ai poveri e ai senza tetto presenti
nelle campagne policoresi.

Drogone
Dreux de Beaumont - signore di Policoro - XIII secolo
MOTIVAZIONE
Drogone, signore di Policoro tra il 1269 e il 1277 (anno della sua morte), mostra sensibilità e attenzione verso Policoro e i suoi abitanti:
# fa riparare il castello (castrum) di Policoro, avendo constatato la necessità di interventi
di restauro, dovuti a mancata manutenzione pregressa;
# difende gli abitanti di Policoro, suoi vassalli, dalle molestie e dal comportamento
persecutorio del giudice Elia di Chiaromonte;
# si adopera per catturare i banditi e i “malfactores”, che infestano la pianura ionica,
rendendo più sicure le strade di Policoro e degli altri centri del litorale ionico;

Tommaso Stendardo
Thomas Étendard - signore di Policoro - XIV secolo

MOTIVAZIONE:
Tommaso Stendardo, signore di Policoro probabilmente dal 1303 al 1327, vive nel periodo successivo alla Guerra del Vespro (1282 – 1302) e al distacco della Sicilia dal Regno Angioino.
Tommaso Stendardo, sempre vicino al re angioino, è un militare che combatte per la difesa del Regno, intervenendo lungo le coste dell’ alto ionio, anche a difesa del suo feudo, ovvero del castrum e degli abitanti di Policoro.

Nicola Buccolo
giornalista e scrittore (1936 - 2015)
MOTIVAZIONE:
Nicola, scrittore e giornalista, instancabile e prezioso, attraverso i suoi scritti è riuscito a sfatare il detto “ Policoro non ha storia “, dimostrando che invece ha una storia millenaria, che si perde nel tempo, ricca di aneddoti, eventi, personaggi, e di storie comuni e non, fatta di piccoli e grandi personaggi che hanno abitato e abitano ancora in questo territorio.
Nicola è sempre stato attento e assiduo scrittore e storico delle vicende riguardanti Policoro, città ionica, sviluppatasi in seguito alla Riforma fondiaria. La sua voce ha accompagnato per più di mezzo secolo la sua città adottiva, Policoro, raccontando storia, aspirazioni, sviluppo e crescita in tutte le sue fasi. La storia di Policoro è la sua storia.

Vincenzo Cuoco
storico e uomo politico (1770 - 1823)
autore del “ Platone in Italia ”
MOTIVAZIONE
Nel romanzo archeologico - politico “ Platone in Italia ” Cuoco rievoca Eraclea, dimenticata dalla storia, ricordando che nella città magnogreca sono vissuti Archita e Filolao, quest’ ultimo fondatore della scuola pitagorica eracleota.

Vito Fiorellini
avvocato e scrittore (1927 - 2017)
autore del libro “ Il Barone del Bosco di Policoro ”
MOTIVAZIONE
Vito Fiorellini è un uomo di cultura e soprattutto un lucano che per più di cinquant’ anni ha trasmesso la cultura lucana a Milano, città di adozione, ma è soprattutto un curioso ed instancabile ricercatore che, dopo anni circa di ricerche documentali in archivi pubblici e privati e dopo numerosi sopralluoghi ed una importante raccolta di testimonianze nei luoghi vissuti dai nobili Berlingieri a Milano, Crotone, Napoli e Policoro, è riuscito a raccontare ai Policoresi e soprattutto ai suoi giovani abitanti un importante spaccato di storia del nostro territorio, donando a tutti noi un curioso e prezioso “ scrigno ” ricco di informazioni.

Prospero Rondinelli
letterato, erudito, ricercatore - (1851 - 1929)
autore di Montalbano J.co ed i suoi dintorni
MOTIVAZIONE
Prospero Rondinelli ha il merito di avere raccolto documenti, manoscritti e testimonianze di fatti e persone vissute in questi luoghi, che probabilmente sarebbero andati distrutti o persi, riuscendo a mantenere vivo in noi tutti il senso di appartenenza.
Nel suo manoscritto “Montalbano Jonico, memorie storiche e topografiche”, con una ricerca instancabile durata circa 30 anni, egli “dona” a tutti noi un tesoro inestimabile di informazioni su vicende e personaggi non solo di Montalbano J. co, ma anche di Policoro.
Prospero Rondinelli con la semplicità e l’ eleganza di un grande ricercatore ha contribuito a tutelare la nostra identità culturale.

ARCHITA
Filosofo, stratego e matematico pitagorico (V - IV secolo a. C.)
MOTIVAZIONE:
Archita filosofo, politico, grande uomo di stato e condottiero, è stato più volte stratego di Taranto e stratego della confederazione italiota, favorendone in seguito la sede ad Herakleia.

CLINIA
filosofo pitagorico (V - IV secolo a. C.)
MOTIVAZIONE
Clinia è un celebre filosofo attivo presso la scuola pitagorica di Herakleia insieme a Filolao, fondatore della stessa scuola.
Clinia è un vero pitagorico, rispetta la cultura e i principi pitagorici e manifesta sempre un animo sereno, altruista e caritatevole.
Clinia non è solo un filosofo in grado di trasmettere conoscenze, ma è anche un esempio di morigeratezza, al punto da ricevere onori e attestazioni di stima dalla polis eracleota.

FILOLAO
filosofo pitagorico (V - IV secolo a. C.)
MOTIVAZIONE:
Filolao, filosofo pitagorico, giunge ad Herakleia intorno al 420 a. C. in età avanzata e fonda nella polis eracleota una Scuola Pitagorica che non ha nulla da invidiare alle altre dislocate nelle più importanti città del suo tempo.
A Tebe e poi ad Herakleia, Filolao si occupa di astronomia, fisica meteorologica, fisica acustica, natura della luce, del calore e del colore, fisiologia.

Delle Tavole di Eraclea
IV - III sec. a. C.
MOTIVAZIONE:
Le due lastre di bronzo di Herakleia costituiscono il più importante documento iscritto della Magna Grecia.
Attraverso il testo inciso sulle tavole bronzee è possibile ricostruire la storia millenaria di questo territorio, una storia che si perde nel tempo, ricca di eventi e storie di chi ha abitato questi luoghi e che ancora oggi ci affascina e ci rende orgogliosi della nostra appartenenza.

IL SERVIZIO E LE INTERVISTE ALLA PRESENTAZIONE.