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POLICORO – Il C.A.V. (Centro di Aiuto alla Vita), sezione di Policoro -iscritto al registro del Terzo settore-, organizza una due giorni di formazione con gli studenti di altrettanti istituti scolastici del centro jonico dal tema: “Denatalità e accoglienza della vita oggi”. L’iniziativa programmata dal direttivo della stessa associazione no profit nella scorsa estate è stata accolta, dopo una scambio di missive, di buon grado dalle dirigenti scolastiche delle scuole superiori e calendarizzate, di concerto con l’associazione, mercoledì 13 dicembre alle ore 11:00 nell’aula magna dell’Iss (Istituto secondario superiore –scuola tecnica-)“Pitagora” di via Puglia, e tre giorni dopo (16 dicembre) alla stessa ora nell’auditorium del liceo scientifico “E.Fermi”, sempre di via Puglia, il secondo appuntamento. Il relatore sarà il medico Vito Aicale (ginecologo aderente al Movimento per la vita) insieme alle socie del Cav di Policoro con i saluti, ovviamente, delle rispettive presidi, Maria Carmela Stigliano e Giovanna Tarantino, e in collegamento è previsto l’intervento di Fabio Fuiano coordinatore dei liceali per la vita. “La nostra mission –spiegano le volontarie del Cav- è quella di formare le giovani generazione alla cultura della vita. Questi due incontri formativi si inseriscono in un momento molto delicato della nostra società dopo il terribile delitto di Giulia Cecchettin in Veneto (oltre 100 femminicidi nel 2023), e il dato impietoso dell’Istat (Istituto nazionale di statistica) che fotografa un Sud sempre più in via di spopolamento con una proiezione da far rabbrividire per la nostra Basilicata: nel 2080 saremo solamente 227 mila sugli attuali 526 mila residenti. Noi cerchiamo di combattere quello che in gergo viene chiamato inverno demografico, inculcando nei giovani e meno giovani la gioia della vita e la speranza che il futuro sia sempre migliore del presente. Capiamo che la società è cambiata tanto e cambia velocemente, soprattutto con l’avvento della tecnologia le nostre abitudini sono state sovvertite, però questo non ci scoraggia. Anzi siamo fermamente convinte che la società prossima, anche con l’aiuto delle trasformazioni in atto, possa garantire alle future generazioni standard di vita più moderni a patto che non ci facciamo condizionare da falsi modelli e tentare dalle facili devianze. Una società senza più giovani non ha futuro. Ecco perché noi entriamo nelle scuole con appuntamenti annuali, sperando sempre di trovare dirigenti scolastici sensibili a questo tema, per formare i giovani alla bellezza della vita, in tutte le sue sfaccettature, nel rispetto dei diritti degli altri in un cammino orizzontale, fianco a fianco, senza mai lasciare indietro nessuno”.