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Il comparto dello spettacolo dal vivo in Basilicata sta attraversando una crisi senza precedenti, aggravata da ritardi e inefficienze nella gestione dei fondi regionali previsti dalla Legge Regionale 37/2014. Di fronte a questa situazione, i consiglieri regionali Marrese, Cifarelli e Lacorazza hanno presentato un’interrogazione urgente per richiamare il Presidente Bardi alle proprie responsabilità.
Secondo Marrese, la normativa, che dovrebbe essere uno strumento di sostegno e sviluppo per il settore, si è trasformata in un ostacolo per i lavoratori e le associazioni culturali. Gli operatori dell’Albo B, già esclusi dai finanziamenti ministeriali, sono i più penalizzati, costretti ad affrontare continui ritardi nell’approvazione dei Piani Annuali e una completa incertezza finanziaria.
“La situazione è ormai insostenibile – ha dichiarato il consigliere Marrese, primo firmatario dell’interrogazione – I lavoratori dello spettacolo rappresentano una risorsa fondamentale per la nostra regione, eppure vengono sistematicamente ignorati. Ritardi, azzeramento dei fondi e mancanza di programmazione stanno distruggendo il comparto. È tempo che il Presidente Bardi fornisca risposte concrete e che si impegni realmente per salvaguardare un settore strategico per la Basilicata.”
La crisi si manifesta in maniera evidente nei numeri e nelle conseguenze: molti operatori, non sostenuti dai fondi ministeriali, si sono visti azzerare i contributi per il Piano 2023, notificati soltanto il 21 dicembre, una tempistica che rende di fatto impossibile una gestione adeguata.
A poco più di dieci giorni dalla fine dell’anno, non è stato ancora stanziato il fondo necessario per il Piano Spettacolo 2024, mettendo ulteriormente a rischio la sopravvivenza delle associazioni e delle programmazioni storiche.
“Non possiamo accettare che un settore così vitale per la nostra identità culturale venga trattato con tanta superficialità – ha aggiunto il consigliere - Gli operatori, soprattutto quelli meno strutturati, sono lasciati soli a combattere contro un sistema che non funziona. Serve trasparenza e una gestione più efficiente dei fondi. La cultura non è un costo ma un investimento per il nostro futuro.”
Le difficoltà attuali hanno conseguenze drammatiche: storiche programmazioni rischiano di essere cancellate, posti di lavoro interrotti e tutto l’indotto tecnico e logistico può essere compromesso. Inoltre, la mancata tempestività nell’erogazione dei fondi sta disgregando il legame tra le associazioni culturali e le comunità locali che da anni beneficiano del loro lavoro.
“Il Presidente Bardi non può continuare a ignorare questa emergenza – ha sottolineato il consigliere - È necessario un intervento immediato per garantire la sopravvivenza di un comparto che è già stato duramente colpito. Si tratta di tutelare una parte essenziale del nostro patrimonio culturale e di centinaia di lavoratori che vi operano ogni giorno con passione e professionalità.”
I consiglieri, infine, chiedono al Presidente Bardi di adottare misure immediate e concrete, tra cui il ripristino delle tempistiche previste fino al 2021, che consentivano una maggiore flessibilità per la realizzazione dei progetti, e l’erogazione urgente dei fondi necessari sia per il Piano Spettacolo 2023 che per quello del 2024. Inoltre, sollecitano un confronto con gli operatori dello spettacolo per individuare soluzioni durature e risolutive.
“Non c’è più tempo da perdere – ha concluso Marrese - Gli operatori e i lavoratori dello spettacolo meritano rispetto e certezze. La Basilicata ha bisogno di una politica culturale seria, che non si limiti alle parole ma che metta al centro il valore e l’importanza del lavoro culturale.”