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Cifarelli: “Si concretizza il percorso intrapreso dalla Regione Basilicata e condiviso con le parti sociali che vede inserite nel Consorzio di bonifica tante persone licenziate e fuori dalla platea della mobilità in deroga”

AGR Per 570 persone, grazie al Reddito minimo di inserimento, oggi è iniziata una nuova esperienza professionale da operatori idraulico-forestali. Si tratta dei lavoratori – licenziati in passato e oramai fuori da qualunque forma di sostegno al reddito – inseriti nel progetto approvato dal dipartimento Politiche di Sviluppo, Lavoro, Formazione e Ricerca della Regione Basilicata che vede come soggetto attuatore il Consorzio di bonifica.
Per le 102 giornate di lavoro Cau (Contributo agricolo unificato) previste nel 2018 sono in programma attività finalizzate alla tutela del patrimonio forestale pubblico, al contenimento del rischio idrogeologico e alla messa in sicurezza dei territori. Nello specifico, gli addetti idraulico-forestali si occuperanno della manutenzione idraulica della viabilità delle due province lucane, oltre a quella dei circa cento comuni coinvolti nell’iniziativa, e in maniera più limitata di sistemazione del verde pubblico e decoro urbano. 
“Siamo molto soddisfatti di essere riusciti a offrire, attraverso lo strumento del Reddito minimo di inserimento, una nuova opportunità a diverse centinaia di persone che in passato hanno perso il lavoro a causa della crisi economica e che erano oramai fuori anche dalla platea dei beneficiari della mobilità in deroga” ha dichiarato l’assessore regionale alle Politiche di Sviluppo, Lavoro, Formazione e Ricerca, Roberto Cifarelli. 
“La Basilicata – ha aggiunto l’assessore – grazie alla proficua concertazione con i sindacati, ha avviato con il Consorzio di bonifica un percorso unico in Italia nel panorama delle politiche attive per il lavoro. Oggi pertanto esprimiamo grande soddisfazione per il risultato raggiunto a vantaggio di tante famiglie della nostra regione che rischiavano di rimanere senza un reddito”.