BAS Si è svolta oggi la conferenza stampa di celebrazione della “Giornata mondiale Onu delle bambine e delle ragazze” organizzata dalla Consigliera regionale di parità, Ivana Enrica Pipponzi. A comunicarlo in una nota stampa, la Consigliera. Alla Conferenza hanno preso parte il vice Presidente del Consiglio Regionale, Michele Napoli, il Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza, Vincenzo Giuliano, la Presidente della CRPO, Angela Blasi, la Presidente della sezione di Venosa della Fidapa, Maddalena Menna, e la Presidente dell’Associazione Telefono Donna, Cinzia Marroccoli. Presenti, anche, numerose altre sezioni lucane della Fidapa. L’iniziativa in oggetto è stata patrocinata dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, dall’Anci, dal Senato della Repubblica e dalla Polizia di Stato. Sulla facciata del palazzo del Consiglio regionale è stato affisso uno striscione arancione (colore simbolo di questa importante giornata) per attenzione l’opinione pubblica sull’iniziativa ed è stato adottato il “Fiore arancione”, l’arma gentile della #ORANGEREVOLUTION, attraverso cui si intende contrastare ogni forma di violenza e discriminazione di genere e costruire una Regione a misura di bambina. “La Regione Basilicata, mio tramite, ha aderito al ManifestoIndifesa della Fondazione Terre desHommes” - dichiara la Consigliera di parità - “e di conseguenza, ha aderito alle connesse attività volte a celebrare la Giornata in parola ed a mettere in campo, successivamente, ogni attività formativa ed informativa sul tema”. “Nel mondo una bambina su quattro è stata vittima di violenza; in Europa, 2,5 milioni di ragazze dichiara di avere subito violenza sessuale e psicologica; in Italia centinaia di ragazze oggi combattono contro varie forma di violenza e, nella maggior parte dei casi, tale violenze provengono dal proprio nucleo familiare”, - prosegue Pipponzi- “anche la Basilicata, purtroppo, non è immune da questa situazione ove le bambine e le ragazze, come ci raccontano casi di cronaca, sono spesso oggetto di violenza, vittime di cyberbullismo, sexting, sfruttate ed abbandonate”. “Con questa campagna di sensibilizzazione, da cui partiranno numerose iniziative da realizzarsi di concerto con le istituzioni ed associazioni intervenute”- spiega ancora la Consigliera - “è stata messa al centro la promozione dei diritti delle bambine e delle ragazze della Regione Basilicata; ci siamo impegnate a difendere il loro diritto alla vita, alla libertà, all’uguaglianza contro ogni forma di violenza, discriminazione di genere e stereotipo,
tutte cause fondanti il divario di genere”. Tutte le Istituzioni presenti hanno garantito la propria fattiva collaborazione a creare momenti formativi ed informativi sulle tematiche trattate per attuare un concreto contrasto alle discriminazioni di genere. Anche le Associazioni presenti hanno ribadito l’impegno comune aperseguire le finalità, ciascuna per le proprie competenze: quanto alla Fidapa, conoscenza e diffusione della “Carta dei Diritti della bambina” (adottata già dalla Regione Basilicata nel febbraio 2017 su richiesta della sezione di Venosa) e, quanto all’Associazione Telefono Donna, contrasto alla violenza assistita dei minori. “Il divario di genere non è legato ad una carenza normativa”, conclude Pipponzi - “ma ad una mancata diffusa cultura paritaria. Una bambina eduna ragazza istruita sarà una futura donna consapevole dei propri diritti, una donna libera, una donna che avrà migliori opportunità di lavoro e sarà una madre in grado di provvedere alla sana crescita dei figli, contribuendo al benessere di tutta la società”.