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foto tradeco.jpgUn buco di quasi settanta milioni di euro e i dubbi sul salvataggio dell’ azienda hanno spinto il Tribunale di Bari a dichiarare il fallimento della Tradeco Srl di Altamura, di proprietà della famiglia Columella, da anni leader incontrastato nel settore della raccolta dei rifiuti della provincia di Bari, e non solo. A seguito di una verifica effettuata nel 2016 dalla Guardia di Finanza e del conseguente provvedimento di sequestro, la Procura di Bari aveva chiesto il fallimento della società, dichiarato successivamente con sentenza n. 108 del 2018. La Tradeco, a febbraio, aveva depositato un ricorso per un concordato preventivo, respinto dai giudici a causa del fatturato in forte calo e dei crediti della società ritenuti “incerti” per il pagamento dei creditori: otto milioni di euro (un quarto dei crediti) dovevano provenire dal ricavo previsto per alcuni contenziosi, uno dei quali doveva servire a pagare i creditori al 3%. Tale eventualità non ha convinto i giudici in quanto la Tradeco vittoriosa in primo grado, in caso di sconfitta in Corte di Appello, avrebbe potuto subire la condanna al pagamento di quanto incassato, oltre ad ulteriori somme. Il 24 Gennaio 2019 è previsto l'esame del passivo della società. A rischio la raccolta dei rifiuti solidi urbani, anche, nei comuni lucani. Tale paralisi è stata scongiurata, al momento, dall’ esercizio provvisorio concesso dal Tribunale di Bari che, in ogni caso, non consente alla Tradeco di accedere al credito. La situazione rimane preoccupante in quanto i pagamenti delle amministrazioni pubbliche, a cui poter attingere, non sempre sono celeri e si prevedono ricadute, anche in termini occupazionali. La società, che da poco si era aggiudicata l’appalto per un lotto dell’area metropolitana di Matera, gestisce  i Comuni di Policoro e Scanzano. La situazione incerta potrebbe spingere alcuni comuni a rescindere il contratto, tuttavia, per Policoro e Scanzano Jonico non ci sarebbero conseguenze per i lavoratori, in quanto una volta sciolto il contratto che li lega alla società, gli operai ed impiegati in caso di passaggio ad altri gestori privati o municipalizzate potranno mantenere l’ anzianità, la retribuzione ed il livello acquisiti. Diversa la situazione per i lavoratori fuori dai capitolati comunali, per i quali scatterà il licenziamento. Si attendono nei prossimi mesi ulteriori risvolti.

Antonella Domenica Gatto